Coronavirus oggi in Italia, bollettino del giorno 28 marzo 2021: +19.611 nuovi positivi

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Per il Governo non ci saranno zone gialle ma auspica che dal 7 aprile, nelle zone dove il virus é sotto controllo, possano riaprire le attività chiuse

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 28 marzo 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.

I DATI DEL BOLLETTINO

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 19.611 nuovi casi e 297 morti. Ieri i casi erano stati 23.839. Le vittime, sempre ieri, erano state 380, per un totale di 107.933. Il tasso di positività che sale al 7,2%, rispetto al 6,7% di ieri. Sono 3.679 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+44), 28.701 persone (+ 80).

AGGIORNAMENTI NEWS

Da domani Toscana, Calabria e Valle d’Aosta diventano rosse mentre da martedì 30 marzo il Lazio passerà in zona arancione. Dal 3 al 5 aprile, comunque, tutta l’Italia tornerà in rosso, per evitare spostamenti e assembramenti durante i giorni delle vacanze pasquali. Il Premier Mario Draghi ha anticipato che anche dopo il giorno 6 e per tutto il mese di aprile non ci saranno zono gialle: ciò significa che non riapriranno bar e ristoranti, cinema e teatri e che sarà prorogato il divieto di spostamento tra  le Regione. Non é d’accordo il leader della Lega, Matteo Salvini, per il quale, almeno nelle Regioni e nelle città con situazione sanitaria sotto controllo, si dovrebbero riaprire in sicurezza le attività chiuse, a partire da ristoranti, teatri, palestre, cinema, bar, oratori, negozi. Dopo Pasqua previsto, invece, il ritorno in classe fino alla prima media, anche in zona rossa.

SITUAZIONE VACCINI

Il Commissario straordinario per l’emergenza, Generale Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato che nella settimana che va dal 29 marzo al 3 aprile, arriveranno oltre un milione di dosi Pfizer, oltre 500 mila dosi Moderna e oltre 1,3 milioni di AstraZeneca per un totale di 2,8 milioni dosi di vaccino. Il  Ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook, dopo aver ringraziato i Carabinieri Nas – Nucleo Tutela della Salute per essere nei giorni scorsi intervenuti con i controlli sugli stoccaggi dei vaccini, ha scritto che “La campagna vaccinale è la priorità del Paese. Siamo a 250mila iniezioni in 24 ore e dobbiamo fare ogni sforzo per arrivare a mezzo milione di somministrazioni. Lavorando uniti ce la faremo”.

Intanto, stando quanto emerge dal report del Commissario straordinario per l’emergenza,  sono oltre 9 milioni le dosi di vaccino somministrate in Italia; sono invece 2.862.386 gli italiani che hanno ricevuto anche il richiamo del vaccino. Alle regioni sono state distribuite complessivamente 10.968.780 dosi: 7.668.180 di Pfizer, 826.600 di Moderna e 2.474.000 di AstraZeneca. Sono sotto l’80% di somministrazione delle dosi consegnate regioni come Basilicata, Calabria, Liguria, Marche e Sardegna.

OBBLIGO VACCINO PER I SANITARI

L’obbligo di vaccinarsi contro il Covid 19, a cui sta pensando il Governo, non riguarderebbe tutto il personale sanitario ma solo chi di loro lavora a contatto con i pazienti. Tra le sanzioni per chi non lo dovesse ottemperare ci potrebbero essere la sospensione e persino il licenziamento. Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ai microfoni di Adkronos, ha detto che i medici hanno un codice deontologico che su questo tema va rispettato e inoltre c’è la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che prevede che il professionista può essere obbligato a vaccinarsi. Sono sole poche decine i medici che hanno rifiutato il vaccino però ha apprezzato l’intenzione del Governo di emanare un provvedimento legislativo che imponga l’obbligo di vaccinazione per i sanitari.

IL BOLLETTINO DEL 27 MARZO

In Italia nelle ultime 24 ore si sono registrati 23.839 nuovi casi e 380 morti. I tamponi eseguiti sono 357.154: l’indice di positività è al 6,67. Ieri c’erano stati 23.987 nuovi casi e 457 morti. Sono 3.635 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+7), nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.621 persone (+149.

Nel dettaglio, gli attualmente positivi sono: 106.627 in Lombardia, 96.101 in Campania, 72.061 in Emilia Romagna, 50.201 nel Lazio, 45.367 in Puglia, 39.231 in Veneto, 35.585 in Piemonte, 27.303 in Toscana, 15.851 in Friuli Venezia Giulia, 16.412 in Sicilia, 13.672 in Sardegna, 10.413 in Abruzzo, 10.073 nelle Marche, 10.027 in Calabria, 6.659 in Liguria, 5.187 in Umbria, 4.721 in Basilicata, 3.308 a Trento, 1.022 in Molise, 906 a Bolzano, 791 in Valle d’Aosta.