Coronavirus oggi in Italia, bollettino del giorno 30 marzo 2021: +16.017 nuovi positivi

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covid19 martedì

Pasqua in zona rossa ma sono consentiti i viaggi all’estero per turismo. Si comincia a discutere cosa accadrà dopo il 6 aprile

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, martedì 30 marzo 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.

I DATI DEL BOLLETTINO

Nelle ultime ventiquattro ore in Italia sono stati registrati 16.017 nuovi casi con 301.451 e 529 morti per un totale di 108.897 decessi da inizio da pandemia. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.716 (-5), i ricoveri ordinari 29.231 (+68)

AGGIORNAMENTI NEWS

Oggi il Lazio passa in zona arancione mentre da ieri Toscana, Calabria e Valle d’Aosta sono finite in zona. Dal 3 al 5 aprile, comunque, tutta l’Italia tornerà in rosso, per evitare spostamenti e assembramenti durante i giorni delle vacanze pasquali. Oltre a tutte le limitazioni che la zona rossa comporta, non si potrà viaggiare tra Regioni ma ieri il Governo ha stabilito che si potrà invece andare all’estero per turismo, raggiungendo l’aeroporto anche se si trova in una regione arancione o rossa

Cosa succederà dopo il 6 aprile? Il nuovo decreto che verrà discusso mercoledì in Consiglio dei ministri. Probabilmente ci sarà un rinnovo delle misure restrittive attuali, con l’eccezione della riapertura delle scuole fino alla prima media in zona rossa. Da quanto anticipato dal premier Draghi nei giorni scorsi probabilmente sarà ancora sospesa la zona gialla, con conseguenti chiusure, fino a fine aprile. A metà mese, però, potrebbero essere riviste le misure restrittive per riaprire nelle Regioni dove il contagio correrà meno velocemente.

Il Ministro per le Autonomie Maria Stella Gelmini ha dichiarato che il testo del prossimo decreto Covid non è ancora pronto ma si sta pensando di dare ai cittadini una prospettiva positiva anche se non é ancora tempo di dire che si riaprirà tutto. Fino al 15-20 aprile ci vorrà ancora molta attenzione, ma poi se i numeri migliorano all’interno del dl servirebbe un automatismo per prevedere aperture mirate senza il bisogno di approvare un nuovo provvedimento. In particolare il premier ha parlato di nuovo di programmare le riaperture: Anche il Premier Mario Draghi ha detto che occorre uscire da questa situazione di inattività e che é ora di cominciare a programmare le riaperture.

LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI

Ieri i ricoveri nelle terapie intensive erano ancora in aumento. Nelle scorse ore il professor Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha sottolineato che nonostante la curva dei contagi sia in flessione, il numero dei malati gravi é ancora troppo alto, quasi al livello del picco della prima ondata che fu di 4.063 nei primi giorni di aprile.

SITUAZIONE VACCINI

Il commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato che i vaccini Johnson & Johnson arriveranno in Italia dal 16 aprile. Ieri si é tenuto un incontro tra Stato e Regioni proprio per parlare di vaccini, al quale ha partecipato anche il premier Draghi, il quale ha assicurato che, sulla scorta di quanto gli é stato detto dalla Commissione, le dosi dovrebbero essere più che sufficienti per raggiungere l’immunità per il mese di luglio in tutta l’Europa. Draghi ha ribadito che il Governo farà di tutto per rispondere alle esigenze delle Regioni, anche con riferimento al tema delle carenze di personale, e ha ricordato che gli obiettivi prefissati per aprile e maggio non sono così lontani.

SITUAZIONE NEL MONDO

Un messaggio positivo sull’efficacia dei vaccini arriva dal Regno Unito, dove la campagna di vaccinazione si é pressoché conclusa: ieri é stato il giorno in cui sono state ridotte le restrizioni permettendo incontri tra più persone all’aperto e la ripresa di buona parte dello sport organizzato ma é stato soprattutto il giorno in cui non si sono registrati decessi.

IL BOLLETTINO DEL 29 MARZO

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 12.916 nuovi casi  con 417 morti. I tamponi effettuati sono stati 156.691 con un indice di positività dell’8,2%. Sono 3.679 le persone ricoverate in terapia intensiva (+42).