Quarantena per tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno Stato o territorio Ue
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, martedì 6 aprile 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.
Dopo tre giorni di zona rossa in occasione delle festività pasquali, da oggi l’Italia torna ad essere divisa a colori. Marche, Veneto e Trentino tornano in zona arancioni. Restano, invece, in zona rossa fino al 13 aprile, a causa dell’incidenza superiore a 250 casi per 100mila abitanti, Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e fino al 20 aprile Calabria e Campania.
I DATI DEL BOLLETTINO
Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 7.767 nuovi casi con 421 morti. I tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore sono stati solo 112.962, con un tasso di positività del 6,9%. Ieri i nuovi casi erano stati 10.680, con 296 vittime. Sono 3.743 (+6) i pazienti ricoverati in terapia intensiva; 29.337 (+552) quelli ricoverati nei reparti ordinari.
AGGIORNAMENTO NEWS
Da domani tornano a scuola in tutta Italia gli studenti fino alla prima media. Nelle zone rosse proseguirà la didattica a distanza per i ragazzi del secondo e terzo anno delle medie e per quelli della scuola secondaria di secondo grado. Nelle zone gialle e arancioni, invece, sarà prevista la didattica totalmente in presenza per gli studenti della seconda e terza media, che potrà variare dal 50% al 75% a seconda delle situazioni locali.
Fino al 30 aprile nelle zone rosse non sarà permesso andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone, oltre ai minori di 14 anni conviventi, a differenza di quanto accadrà il Sabato santo, Pasqua e Pasquetta, quando tutto il territorio nazionale sarà zona rossa. Sarà, invece, consentito, in zona arancione all’interno del proprio Comune di residenza. Saranno protetti dallo scudo penale per medici e infermieri o chiunque altro somministri il vaccino anti Covid mentre sarà previsto l’obbligo di vaccinazione anti Covid per medici e personale sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali.
In settimana i Presidenti delle Regioni chiederanno al Premier Draghi di iniziare a riaprire a partire dal 20 aprile. Il governo, comunque, sta già pensando di convocare la cabina di regia per decidere la programmazione delle riaperture.
Intanto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha deciso di mantenere fino alla fine del mese le limitazioni disposte dall’ordinanza del 30 marzo per tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori Ue.
SITUAZIONE VACCINI
Secondo il report del Commissario Straordinario, Francesco Paolo Spagnolo, finora in Italia sono state effettuate 11.081.612 somministrazioni di vaccino; le persone cui a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino sono 3.443.161. Dall’inizio della campagna in Italia le dosi sono state così distribuite: 8.709.480 di Pfizer/BionTech, 2.752.400 di AstraZeneca e 1.328.200 di Moderna.
SITUAZIONE NEL MONDO
Nel Regno Unito verranno forniti a ciascuno due tamponi gratis a settimana, che saranno disponibili da venerdì in appositi centri, nelle farmacie neanche inviati per posta. Il premier Boris Johnson ha annunciato che dal 21 giugno potranno riaprire dei bar e delle palestre.
IL BOLLETTINO DEL 5 APRILE
Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 10.680 nuovi casi e 296 morti; ieri si contavano 18.025 nuovi positivi e 326 morti. Sono 3.737 (+34) le persone ricoverate nelle terapie intensive e 28.785 (+57) i ricoveri nei reparti ordinari.