Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, giovedì 18 febbraio 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.
Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 13.762 su 288.458 i tamponi effettuati (ieri erano stati 294.411), con un tasso del 4,8% (ieri 4,1%). 347 morti che hanno portato il totale delle vittime. Gli attualmente positivi sono 384.501 (-4.363), mentre i dimessi o guariti sono 2.286.024 (+17.771). 2045 (+2) ricoverati in terapia intensiva, mentre i ricoveri ordinari sono 17.963 (-311). La Regione con più casi è stata la Lombardia (+2.540), seguita da Campania (+1.573), Emilia Romagna (+1.565), Veneto (+1.042) e Lazio (+1.025).
Cresce la preoccupazione per la diffusione delle varianti Covid: praticamente in tutte le Regioni c’é la variante inglese, che in alcune zone ha determinato una vera e propria impennata di contagi. Ma ci sono anche la variante brasiliana, quella sudafricana e da ieri anche la variente napoletana, mai individuata prima in Italia. Dal Ministro della Salute Roberto Speranza arriva l’appello a monitorare con grande attenzione quanto sta accadendo in Umbria dove le varianti hanno condizionato la curva del contagio prima che dalle altre parti. Capire quanto sta avvenendo è importante per valutare l’impatto delle necessarie misure assunte.
Nei territori con maggior diffusione i Governatori stanno istituendo zone rosse locali. Come é già stato per le Province di Chieti, Pescara e Perugia, Chiusi, 6 centri del ternano, 27 Comuni del Molise, uno nel Lazio. Dalle 18 di ieri, per disposizione del Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, sono zona rossa anche il comune di Mede, di Bollate, Castrezzato e Viggiù.
Intanto esperti e mondo politico dibattono sulla necessità di istituire un regime di lockdown totale. C’é una corrente, che a Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute, che sostiene l’urgenza di istituire un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata. A questo filone appartiene anche Massimo Galli, infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano, che a chi lo aveva attaccato asserendo che non fosse vere che, come da lui dichiarato, i reparti del Sacco sarebbero pieni di pazienti Covid con varianti, ha risposto di aver potuto testare personalmente la presenza di varianti, dopo aver fatto analizzare i tamponi laboratorio di ricerca. Gli ha risposto, ai microfoni di La7, Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. L’infettivologo Matteo Bassetti ha dichiarato che “Se noi avessimo pronte 15 milioni di dosi da farsi nei prossimi 30 giorni potrei essere d’accordo col lockdown, ma farlo oggi finisce di essere una misura scientificamente non corretta. Dobbiamo intervenire dove le cose non vanno”.
Contraria al lockdown duro si sono detti Giorgia Meloni, Leader di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini, leader della Lega, e Giovanni Toti, Governatore della Regione Liguria nonché fondatore del partito “Cambiamo”. C’é anche chi, come Pier Luigi Lopalco, Professore ordinario di Igiene presso l’Università di Pisa e assessore regionale alla Sanità in Puglia.che propone il lockdown solo nei weekend per limitare i contagi covid ma senza ammazzare l’economia.
Secondo la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen l’Unione Europea deve accelerare le vaccinazioni perché i casi di varianti Covid aumentano e ne emergono di nuove. La nostra priorità è garantire che tutti gli europei abbiano accesso a vaccini anti Covid-19 sicuri ed efficaci il prima possibile. Intanto la Commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) avrebbe dato l’okalla somministrazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca ai soggetti fino ai 65 anni di età in buone condizioni di salute. Alle persone più anziane o fragili andranno invece somministrati i vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna.
L’ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe rileva però che alla data di ieri sono state consegnate alle Regioni 4,07 milioni dosi di vaccino, soltanto il 31,8% dei 12,8 milioni attesi per il primo trimestre 2021.
Nelle ultime ventiquattro ore intensiva in Francia i nuovi casi di contagio sono stati 25.018 i nuovi casi di contagi e 310 i morti. Nel Regno Unito i nuovi casi registrati sono stati 12.718 e i morti 738.
Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 12.074 (ieri 10.386) nuovi casi su 274.019 (ieri 294.411) e 369 morti, cifra che porta il totale a 94.540. Il tasso di positività sale al 4,1%, 18.463 sono ricoverati con sintomi, 2.043 (-31) si trovano in terapia intensiva.
Nel dettaglio gli attuali positivi sono: 69.679 in Campania, 48.693 in Lombardia, 38.034 in Puglia, 36.607 nel Lazio, 35.268 in Emilia Romagna, 33.655 in Sicilia, 23.378 in Veneto, 13.658 in Sardegna, 12.396 in Toscana, 12.167 in Piemonte, 12.207 in Abruzzo, 9.412 in Friuli Venezia Giulia, 7.812 a Bolzano, 8.431 in Umbria, 8.155 nelle Marche, 6.531 in Calabria, 4.856 in Liguria, 3.453 in Basilicata, 2.787 a Trento, 1.554 in Molise, 131 in Valle d’Aosta.
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