L’assessore alle Infrastrutture Falcone ha chiesto al Governo di intervenire in merito alle migrazioni dal Nord nonostante i divieti
PALERMO – Il DPCM 9 marzo 2020, recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19, prevede pene severe per chi si sposta senza giustificato motivo. Eppure tanta gente sembra proprio non avere capito che bisogna stare a casa il più possibile. Per il secondo fine settimana, infatti, i treni dalla stazione Centrale di Milano sono stati letteralmente presi d’assalto. Destinazione principale il Sud: nello specifico, Siracusa, Palermo e Lecce.
Sul problema é intervenuto l’assessore regionale alle Infrastrutture della Regione Sicilia Marco Falcone, il quale ha sottolineato come gli enormi sacrifici che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il Coronavirus, rischino di essere vanificati dalle zone d’ombra del Decreto, come il mancato blocco dei treni.
“Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le Regioni del Nord per raggiungere via rotaia il Mezzogiorno – ha dichiarato Falcone – Un’emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma”.
L’assessore ha lanciato un appello al Governo nazionale affinchè si blocchino in giornata i treni per il Sud “per chiudere così potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, dal personale viaggiante fino ai cittadini delle Regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine“.
Falcone ha concluso il suo intervento ricordando che dalla serata del 13 marzo in Sicilia il Governo Musumeci ha dimezzato le corse degli autobus pubblici e privati e delle navi traghetto, sospendendo le linee non essenziali. “Non escludiamo, per quanto di nostra competenza, un’ulteriore stretta”.