A partire da venerdì 6 novembre le Regioni saranno divise in tre zone, a seconda della criticità e ciascuna con proprie misure restrittive
L’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza il 4 novembre suddivide le Regioni in tre zone – rossa, arancione e gialla– ciascuna con proprie misure restrittive. Vediamo ogni area quali Regioni include e cosa si può fare/non fare all’interno di essa, ricordando che le misure entreranno in vigore dal prossimo 6 novembre e per quindici giorni.
Zona rossa
La zona rossa include Calabria, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta.
- Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territori e anche all’interno del territorio stesso salvo comprovate esigenze di salute, lavoro o necessità. É sempre consentito il rientro al proprio domicilio/residenza e sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.
- Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai. Chiudono anche ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie che potranno proseguire con la consegna a domicilio e asporto.
- Stop per tutte le attività inerenti la persona e agli estetisti ma rimangono aperti i parrucchieri.
- Sono sospese le attività sportive. È comunque permesso svolgere da soli attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherine. Consentito anche svolgere attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.
- Prevista la didattica a distanza dalla seconda media in su; fino alla prima media le lezioni ontinueranno in presenza e con obbligo di mascherina.
- Restano aperte le industrie, le attività legate all’artigianato, all’edilizia e ai servizi, oltre alle scuole elementari e alla prima media.
Zona arancione
La zona arancione é quella con criticità medio-alta e include Puglia e Sicilia.
- É vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori salvo comprovate esigenze di salute, lavoro o necessità. É sempre consentito il rientro al proprio domicilio/residenza e rimangono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza. É vietato ogni spostamento, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze.
- Restano chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Rimangono aperte mense e catering. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto.
- Si può fare attività motoria e sportiva all’interno del proprio Comune e all’aperto.
Zona gialla
Della zona gialla, a livello di rischio moderato, fanno parte Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Marche, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto.
Sono valide le misure stabilite dal Governo per tutto il territorio nazionale con l‘ultimo DPCM, senza le ulteriori restrizioni. E quindi:
- Obbligo di indossare la mascherina all’aperto
- Divieto di uscire da casa tra le 22 e le 5 se non per motivi di lavoro, salute o casi di necessità e muniti di autocertificazione.
- Restano consentiti gli spostamenti sia all’interno del proprio Comune sia fuori. Permesso anche raggiungere un’altra regione purché anch’essa inserita in fascia gialla
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi; rimangono però aperti al loro interno i negozi alimentari, le farmacie, parafarmacie ed edicole.
- Chiusura di mostre, musei e sale bingo.
- Per quanto riguarda i mezzi pubblici, capienza ridotta del 50%
- La scuola sarà in didattica a distanza dalle superiori.
- É consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche nelle aree attrezzate e parchi pubblici. Restano aperti nella fascia gialla anche i circoli sportivi, ma è vietato l’uso degli spogliatoi. Restano chiuse, invece, piscine e palestre.