ROMA – “Guerra alle Ong” è l’inchiesta di PresaDiretta in onda su Rai 3 stasera (23 settembre) alle ore 21,45. Tra il 2015 e il 2017, nel Mar Mediterraneo navigavano fino a dodici navi di Organizzazioni non Governative che facevano ricerca e soccorso dei migranti in fuga dalla Libia e dal nord Africa. E oggi? La maggior parte di quelle navi sono sotto sequestro o bloccate nei porti per le inchieste della magistratura. Come è accaduto che nell’opinione pubblica le Ong si sono trasformate da angeli del mare a taxi dei migranti, complici dei trafficanti di uomini?
E quali sono le reali conseguenze delle inchieste giudiziarie, delle campagne mediatiche e della linea politica italiana ed europea sulla questione dei soccorsi e dei flussi di migranti nel Mediterraneo? Secondo i dati diffusi dall’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), la proporzione di persone morte in mare rispetto a quelle partite dalle coste libiche è passata da 1 persona ogni 29 partite nel 2018 a 1 ogni 6 persone di quest’anno.
Un’inchiesta internazionale per fare il punto sulle indagini della magistratura, sul ruolo delle organizzazioni non governative nei soccorsi ai migranti, sui rapporti tra l’Italia e la Libia, sul ruolo della Guardia Costiera libica e una riflessione sulla questione dei diritti umani che coinvolge il nostro Paese e l’Europa intera.
Le telecamere di PresaDiretta hanno viaggiato attraverso i Paesi del Mediterraneo e hanno raccolto documenti esclusivi, testimonianze choc e analisi degli esperti. Un’inchiesta che mette in fila fatti e dati e ricostruisce cosa è accaduto davvero.
Nello studio di PresaDiretta ospiti di Riccardo Iacona: Padre Camillo Ripamonti presidente del Centro Astalli, sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, Juan Matias Gil di Medici Senza Frontiere capomissione che ha lavorato nel Mediterraneo e sulla rotta balcanica, Nico Lotta presidente di Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, volontari e cooperanti di Organizzazioni non governative e gli studenti del corso di Laurea in Cooperazione Internazionale dell’Università La Sapienza di Roma.