Costruzioni, Cresme: “Investimenti in crescita, +6,5% nel 2022”

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ROMA – Gli investimenti nelle costruzioni sono in aumento del 6,5% nel 2022 e del 6,4% nel 2023, dopo il +21,4% del 2021, secondo le previsioni di Cresme Ricerche, che vede “una grande, forse eccessiva fase di crescita” in un contesto con “pesanti rischi”, dai rincari di materie prime ed energia fino ai tassi di interesse e allo spread. Nel 2023 il settore è atteso tornare vicino al picco del 2007, “un livello che chiunque operi nelle costruzioni pensava non si potesse più raggiungere”, sottolinea il direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini, illustrando i dati del XXXII Rapporto Congiunturale e Previsionale Cresme.

Il mercato è atteso poi stabilizzarsi nel 2024 ma con il motore delle opere pubbliche che continuerà e uno spazio “importante” per la riqualificazione anche quando si ridurranno gli incentivi. Inoltre la casa è “tornata di moda” con la pandemia e anche i giovani, grazie ai mutui più accessibili, valutano più spesso l’acquisto. “Il mercato si mostra positivo come non accadeva da tanto tempo. Siamo allo stesso tempo un po’ preoccupati perché la salita è stata ripida e davanti abbiamo una situazione di rallentamento dopo la quale bisognerà capire cosa succede”, dice Bellicini, anticipando che “se la recessione dovesse arrivare in autunno, il quadro potrebbe diventare molto rapidamente assai difficile”.