A pochi giorni da quando (il 18 maggio) in alcune Regioni riapriranno i ristoranti, ci si interroga su come potrebbe avvenire la ripartenza. A spiegare come e quanto rapidamente si diffonde il Virus ha provato l’emittente nazionale giapponese (Nhk), che, avvalendosi della consulenza di alcuni esperti, ha simulato quello che potrebbe succedere in un ristorante, nel caso di presenza di una persona positiva a un buffet.
La tv ha riunito undici persone e ad una di queste ha applicato della vernice fluorescente e visibile solo con lampade speciali, che rappresentatava il virus sulle mani, creando così il falso positivo. Nell’arco di mezz’ora tutti i partecipanti erano sporchi di vernice.
Probabile, quindi, che di buffet, nei ristoranti o alla mensa anche in occasione di apericena non si sentirà parlare per un pò di tempo. Inail e Iss, intanto, hanno pubblicato un documento tecnico sulla ristorazione.
“Il layout dei locali di ristorazione -si legge nel Protocollo- andrebbe quindi rivisto con una rimodulazione dei tavoli e dei posti a sedere, garantendo il distanziamento fra i tavoli – anche in considerazione dello spazio di movimento del personale – non inferiore a 2 metri e garantendo comunque tra i clienti durante il pasto (che necessariamente avviene senza mascherina), una distanza in grado di evitare la trasmissione di droplets e per contatto tra persone, anche inclusa la trasmissione indiretta tramite stoviglie, posaterie, ecc.; anche mediante specifiche misure di contenimento e mitigazione.
Le sedute dovranno essere disposte in maniera da garantire un distanziamento fra i clienti adeguato, anche per le motivazioni in precedenza riportate e tenendo presente che non è possibile predeterminare l’appartenenza a nuclei in coabitazione. In ogni caso, va definito un limite massimo di capienza predeterminato, prevedendo uno spazio che di norma dovrebbe essere non inferiore a 4 metri quadrati per ciascun cliente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie.
La turnazione nel servizio in maniera innovativa e con prenotazione preferibilmente obbligatoria può essere uno strumento organizzativo utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti di persone in attesa fuori dal locale. Vanno eliminati modalità di servizio a buffet o similari”.
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