“Dallo studio della nostra Direzione Prevenzione – spiega l’ex ministro – emerge che le positività, a partire dalla fine di luglio fino al 9 ottobre, sono progressivamente tornate ai livelli di marzo, ma rispetto ad allora i ricoveri ospedalieri presentano numeri infinitesimali (325 persone, delle quali 231 positive contro le svariate centinaia di marzo; solo 29 ricoverati in terapia intensiva, dei quali nove già negativizzati). L’età delle persone positive è scesa da una mediana di 60-65 anni di marzo agli attuali 40-45 anni. Significativo che, dall’1 all’8 ottobre, la maggior parte dei casi riguardi soggetti dai 25 ai 44 anni, seguiti da quelli tra 45 e 64. Pochi sono i casi over 65, mentre 564 positivi sono attribuibili alla fascia più giovanile, da zero a 24 anni”.
Zaia, poi, conclude con queste parole: “Come dicono i dati, da un lato in Veneto al momento non esiste nessuna emergenza ospedaliera, dall’altro l’andamento dei contagi nelle scuole è confortante. La Regione fa e farà tutto il necessario ed è pronta con l’artiglieria pesante se dovesse verificarsi un peggioramento della situazione. Nel frattempo rivolgo a tutti i cittadini un appello alla responsabilità. Ognuno, mantenendo comportamenti corretti e prudenti, può dare il suo contributo”.
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