Crisi di ristorazione e turismo, le proposte dalla Zambelli

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Nell’UE ogni stato ha delle aliquote IVA diverse e purtroppo il nostro Paese è tra quelli che applica quelle più alte

L’On. Stefania Zambelli, europarlamentare ID – Lega, bresciana, 49 anni, a Bruxelles dal 2019, chiede all’UE con una interrogazione alla commissione di uniformare le aliquote IVA al settore della ristorazione e di conseguenza del turismo per il 2020:

“Nell’UE ogni stato ha delle aliquote IVA diverse e purtroppo il nostro Paese è tra quelli che applica quelle più alte: l’IVA ridotta è al 10% mentre la standard al 22%. I paesi dell’est invece applicano aliquote tra le più basse e addirittura Germania, Francia e Spagna fanno meglio di noi: la Germania ha l’IVA ridotta al 7% e la standard al 19%, la Francia ha la ridotta al 10% e la standard al 20% e la Spagna ha la ridotta al 10% e la standard al 21% – afferma l’on. Zambelli – ovviamente questo crea diversi problemi di competitività dei prodotti italiani. Ci sono Stati che versano una contribuzione IVA all’UE con aliquote diverse tra loro: ad esempio l’Italia versa lo 0,3%, mentre Germania, Olanda e Svezia versano lo 0,15%”.

“Purtroppo non è tutto, infatti in questi giorni la Germania ha applicato un ulteriore riduzione dell’IVA sui cibi dal 19 al 7%, proprio per sostenere il settore della ristorazione in questo periodo di emergenza da Coronavirus – ricorda Zambelli – oltre ad aver previsto sovvenzioni fino a 15.000 € per ristoranti e piccole imprese”.

“Condivido la dichiarazione di Sarah Ryglewski, Segretario di Stato alle finanze tedesco secondo la quale “I bar e i ristoranti avranno bisogno di una spinta quando riapriranno” al punto che ho intenzione di sollecitare la Commissione affinché intervenga armonizzando le aliquote verso il basso, correggendo le riduzioni delle agevolazioni concesse al alcuni Stati membri, uniformandole per tutti gli Stati dell’Unione.

“Sono fortemente consapevole – conclude l’on. Stefania Zambelli – che sostenere la ristorazione significhi per l’Italia rilanciare anche il turismo, un settore che sta soffrendo e la cui sofferenza rischia di avere gravi ripercussioni sul sistema economico. Il comparto segna vitali punti percentuali sia del PIL italiano che della zona Euro. Per questa ragione mi sono già attivata per cercare di far arrivare più sostegno possibile al nostro Paese, che non merita nemmeno la discriminazione che rischiano di causare i recenti accordi bilaterali fra alcuni Stati membri sul turismo, tali accordi limiteranno la circolazione dei cittadini verso i Paesi più colpiti dalla pandemia. Una follia contro la quale è mia intenzione fare tutto quanto possibile per fermarla”.