La macchia mediterranea è assimilata dalla normativa vigente a bosco e la sua estirpazione è soggetta ad autorizzazione. I forestali vedendo cumuli di fillirea, lentisco, biancospino e altre specie tipiche della macchia mediterranea ammassate, alcune bruciate altre parzialmente combuste, hanno effettuato accertamenti per verificare se effettivamente le attività di trasformazione del terreno erano state preventivamente autorizzate.
La comunicazione di inizio dei lavori esibita non costituiva un titolo abilitativo valido. Il presunto responsabile, pertanto, è stato segnalato alla Procura della Repubblica per violazione alla normativa ambientale e paesaggistica. Nell’impeto di eseguire il livellamento del terreno, verosimilmente per impiantare una coltura agraria, è stato trasformato anche un terreno di proprietà comunale. L’indiziato, un falegname di Cotronei, è stato così anche denunciato per invasione di terreno.
L’area interessata dai lavori è estesa circa 6000 metriquadrati, di cui circa 800 di proprietà comunale. Essa, peraltro, rientra nella cosiddetta ZPS (Zona di protezione speciale) Alto Marchesato e fiume Neto. Gli è stato elevato anche un verbale amministrativo di poco più di 1000 euro per la violazione delle Prescrizioni di massima e polizia forestale (PMPF), le norme regionali che regolamentano la gestione e il taglio dei boschi, oltre che i movimenti di terreno nelle aree vincolate idrogeologicamente. Il Comando provinciale Corpo forestale dello Stato invita i cittadini a segnalare senza indugio eventuali tagli ritenuti illegittimi al numero ad accesso gratuito 1515.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube