ROMA – È di 126.618 euro la sorprendente somma raccolta dal crowdfunding lanciato per sostenere il Bosco della Memoria, progetto ideato dall’Associazione Comuni Virtuosi e sposato dall’amministrazione di Bergamo, inaugurato ufficialmente il 18 marzo con una cerimonia che ha visto anche la partecipazione del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Al momento della chiusura della campagna, 587 donatori avevano scelto di dare il loro contributo a un’iniziativa pensata per ricordare le vittime del Covid con un’installazione viva e permanente, che prevede la posa entro l’autunno di 850 piante divise in 14 stanze rotonde al Parco della Trucca, area verde prossima all’ospedale “Papa Giovanni XXIII”, trincea nella lotta al virus durante la prima ondata e ancora adesso impegnato nella battaglia.
«Questa campagna è stata come un lento germogliare», commenta Marco Boschini, coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi e ideatore del progetto. «Partita piano, si è dilatata tra febbraio e marzo, raccogliendo nel viaggio risorse economiche (e questo è normale) ma soprattutto persone, istituzioni, associazioni. Insomma, un pezzo importante di quella comunità, Bergamo e il territorio provinciale, tra le più colpite in Europa dalla prima ondata di pandemia».
È stata una campagna entusiasmante e carica di umanità, ospitata da Banca Etica sul suo network per il crowdfunding, un posto digitale bello capace di generare impatti collettivi e generativi come quelli di un bosco. Accadranno cose eccezionali nel bosco, che sarà sfacciatamente colorato e bello e le cose che lo animeranno avranno a che fare con la quotidianità, come la cultura, lo sport, l’ambiente, la cura e, certamente, il ricordo.
Come ha sottolineato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, quello che «abbiamo voluto è un monumento vivo, un memoriale che respira e sopravvive per un periodo ben più lungo della vita di un uomo. Lo abbiamo voluto nel parco più grande della città, accanto all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in cui tante persone sono morte nei mesi scorsi, ma molte di più sono guarite. Questo bosco sarà di tutti noi, per tutti noi, uno spazio da vivere, condiviso, aperto. Ed è molto significativo che il Bosco della memoria nasca anche dal contributo di tante persone, che hanno perso un parente, un amico, una persona cara o che semplicemente vogliono farci sentire la loro vicinanza: le ringrazio tutte, di cuore, di aver voluto esserci, al fianco del Comune di Bergamo e dell’Associazione dei Comuni Virtuosi».
Piantato durante la cerimonia d’inaugurazione, il tiglio donato dal Comune di Biccari, piccolo borgo sui Monti Dauni in provincia di Foggia, è il segno di una vicinanza che trascende le distanze geografiche, sociali e politiche, abbattute dalla comune sensazione della necessità di una rinascita e di iniziative che non cristallizzino nell’immobilità un ricordo ma che, al contrario, lo mantengano letteralmente vivo.
«Un grazie sincero al sindaco della Città di Bergamo, Giorgio Gori, all’assessora Marzia Marchesi, ai progettisti Paola Cavallini e Roberto Reggiani, a chi è rimasto dietro le quinte, lavorando però tantissimo per arrivare a questo risultato», conclude Boschini. «Tutte le risorse andranno a finanziare il progetto e le attività culturali e ricreative che realizzeremo una volta inaugurato il bosco, in autunno. Per quando il Covid avrà allentato la morsa (almeno si spera), e potremo ricominciare a stare insieme all’aperto, in sicurezza e condivisione».