Camilla Fascina, la cantautrice vicentina che si presenta sulla scena musicale con brani sia in italiano che in inglese, da sola e con la sua band, ritorna a cantare sulle note di un rock raffinato e impegnato, e allo stesso tempo suggestivo come nella migliore produzione del rock alternativo. “Crumbling” (Il mondo si sta sgretolando) è il nuovo pezzo, struggente e trascinante, in cui Camilla canta e suona alla chitarra, accompagnata dalla band che lei stessa ha fondato nel 2018, gli “Edwig”, formata, oltre che da lei, da Leonardo Zago (chitarra e synth), William Moor (batteria) e Andrea Maggio (basso).
È un pezzo che unisce la potenza del rock e il carisma della voce della Fascina, per narrare il disfacimento del mondo odierno, che si frantuma sotto i colpi di una modernità alienante e carica di solitudine. “Crumbling” è una richiesta di aiuto, di un abbraccio, in un mondo moderno che si allontana sempre più dalla sua autenticità, in cui siamo vicini fintamente, perché il contatto generato da una incessante connessione virtuale non potrà mai sostituire il calore di un incontro reale. È una tematica forte, che ci tocca particolarmente in questo momento storico in cui siamo stati chiamati al distanziamento sociale a causa del coronavirus e ci fa capire che, in realtà, soli e distanti lo eravamo già prima del lockdown.
Alle sonorità che, come è usuale aspettarsi dagli “Edwig”, sono ricche di chitarre distorte, bassi sintetizzati e una linea melodica ipnotica, si associano, per dare forza al racconto, le immagini eloquenti del videoclip.
«Nella stanza del video, io sono diventata un robot. Non distinguo più la realtà dall’immaginazione. Ho il visore sul volto per isolarmi dalla realtà. Ma nel mio video provo ad offrire un messaggio positivo: si può uscire dall’isolamento, grazie alla musica e alle amicizie» ha dichiarato Camilla a cui l’idea è venuta dopo aver visto un documentario sugli Hikikomori. In Giappone, sono chiamati così gli adolescenti che vivono chiusi per anni dentro la loro stanza, senza che i genitori riescano a dissuaderli.
«Il rischio più grande di cadere in questa forma di isolamento si presenta negli anni tra la scuola media e le superiori – continua Camilla nella spiegazione del videoclip -. Gli Hikikomori raccontano di avere difficoltà nel presentare il loro corpo agli altri. Per loro, la tecnologia, più che un sistema di connessione e socializzazione, diventa l’unico mondo possibile e li porta alla reclusione. La loro forma di esclusione sociale è stata paragonata alla tradizione dell’Harakiri, il suicidio che si pratica in Giappone, secondo un antico rituale samurai, dovuto alla perdita dell’onore».
La reclusione volontaria degli adolescenti non è circoscrivibile al solo Giappone. Proprio questo aspetto ha catturato l’attenzione di Camilla nel dedicarsi alla realizzazione del nuovo progetto visivo. «Mi ha colpito molto il fatto che questo fenomeno si stia diffondendo anche in Italia, tanto che è stato creato su FB il gruppo “Hikikomori Italia”».
My arms hunting flowers on the road
Somewhere I will find you
Something shattered on me all along
Crumbling I lay, only aching
I am waiting the years have passed
Feeling free
I am spending my lifetime on your eyes
White flows on my body and my soul
Come to me and take me higher or
Crumbling I´ll lay, only aching
I am waiting the years have passed
Feeling free
I am spending my lifetime on your eyes
Crumbling I´ll lay, only aching
I will sit alone, look at you all
The beacon returns
I will fix the line, follow the shah
The fading rye
Crumbling I lay, only aching
I am waiting the years have passed
Feelin´ free
I am spending my lifetime on your eyes
Le mie braccia vanno a caccia di fiori lungo la strada
Da qualche parte ti troverò
Qualcosa si è frantumato e mi è arrivato addosso e tutto intorno
Sono disteso a pezzi dolorante
Aspettando, gli anni sono passati, mi sento libera ora
Sto trascorrendo la mia vita dentro ai tuoi occhi
Il bianco scorre sul mio corpo e sulla mia anima
Vieni da me e portami più in alto, portami via, altrimenti rimarrò stesa a pezzi solo dolore
e siederò da sola, guardandovi tutti
Il segnale luminoso ritorna
Aggiusterò il confine, segui lo scià di Persia
La segale scolorisce e sparisce
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