L’attività ispettiva è originata dall’attenta analisi di rischio e dal riscontro dei dati e notizie a disposizione del patrimonio informativo del Corpo. Nello specifico infatti risultavano consistenti omessi versamenti di imposte e ritenute.
Nel corso dell’ispezione, emersa una spropositata valutazione del valore delle rimanenze aziendali, i verificatori hanno proceduto ad una ricostruzione induttiva del reale volume d’affari della società che ha consentito di constatare elementi positivi di reddito non dichiarati e/o non registrati ai fini delle Imposte Dirette per un ammontare di oltre 1,8 milioni di Euro, con una stima di evasione sulle Imposte Dirette di oltre 250.000 Euro, I.V.A. per circa 320.000 Euro ed IRAP di circa 70.000 Euro.
L’importante risultato conseguito, in attuazione delle direttive impartite a livello centrale, è frutto di un attento utilizzo delle banche dati in uso al Corpo ed al riscontro delle risultanze emerse dalle stesse al fine di garantire un incremento nel recupero delle imposte evase.
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