I finanzieri accedevano presso il capannone ove veniva svolta l’attività dell’impresa provvedendo ad identificare compiutamente gli operari intenti in operazioni di pulitura e lucidatura di metalli in preparazione delle successive lavorazioni.
Attraverso l’esame della documentazione esibita dal responsabile aziendale le Fiamme Gialle constatavano che tre lavoratori erano stati impiegati senza un formale contratto di assunzione e quindi completamente “in nero”.
Dopo questo primo intervento i militari hanno ritenuto che l’imprenditore continuasse ad impiegare la manodopera in modo irregolare, quindi, un successivo riscontro, ha permesso di accertare il reiterarsi della violazione in materia di lavoro.
Nel contempo sono state avviate ed eseguite indagini in materia fiscale nei confronti della contabilità aziendale all’esito delle quali è stato contestato, in capo al responsabile della ditta, redditi non dichiarati al fisco per oltre 180.000 euro.
Gli atti redatti sono stati quindi trasmessi alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Cuneo ed alla locale Direzione Provinciale del Lavoro per il recupero dei tributi evasi e l’irrogazione delle relative sanzioni amministrative.
La qualità dei controlli e l’accurata selezione dei soggetti da ispezionare sono gli strumenti della Guardia di Finanza per limitare l’impatto ispettivo sulle attività economiche e migliorarne, al contempo, l’efficacia aumentando il recupero delle imposte evase.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube