Economia

Da Pechino a Washington 90 giorni di tregua

Buenos Aires – Il G20 diventa sede di accordo: Cina e USA pongono un freno alle tariffe aggiuntive, sul tavolo nuove promesse e scadenze

BUENOS AIRES – Le borse mondiali aprono al rialzo dopo che l’1 Dicembre scorso si è concluso a Buenos Aires il tredicesimo meeting del “gruppo dei venti”. L’asse di pace Trump-Xi sembra infatti aver messo in pausa una conclamata guerra commerciale. La temporanea tregua tra le due maxi potenze verterebbe a bloccare l’escalation dell’economia globale provando a scrivere l’inizio di un nuovo accordo commerciale ancora tutto da pianificare.

Per il momento gli USA si impegnano a non innalzare le aliquote dal 10% al 25% su duecento miliardi di dollari di merci cinesi così come annunciato per il prossimo gennaio e, a non innalzare i dazi su nessun altro tipo di merce, riducendo i già esistenti. Per riequilibrare la bilancia, in risposta la Cina si dice impegnata ad acquistare grandi, ma non specificate, quantità di merci “made USA”. Particolare clausola sulle auto americane: un tweet del presidente americano annuncia infatti che la Cina ridurrà i dazi sulle vetture al momento al 40%.

Così tra carni prelibate, vini e formaggi, i due leader mondiali alla fine della cena durata quasi due ore e mezzo, si sono detti soddisfatti nell’aver gettato le basi di un commercio apparentemente equo.

“Un incontro meraviglioso e produttivo” lo ha definito il presidente statunitense Donal Trump, “è un grande onore per me lavorare con il presidente Xi”, ha aggiunto. Nel frattempo la Casa Bianca ha reso noto che l’accordo avrà durata solo di 90 giorni, durante questi sia Cina che Stati Uniti si impegneranno a proseguire i negoziati.

“Un importante consenso” lo ha poi giudicato il ministro degli Esteri cinese, mentre il presidente Xi Junping ha assicurato che la Cina aprirà il suo mercato “al fine di soddisfare le legittime preoccupazioni degli Stati Uniti”.

Un incontro che sembra far tirare un respiro di sollievo ai mercati e all’economia globale almeno per questo Natale. Su quanto poi, questa temporanea alleanza, possa disinnescare la paura di quella che, Pechino giudica poter essere, la guerra commerciale peggiore di tutta la storia, nessuno può darne sicurezza. Quel che è certo è che una guerra dei dazi tra Trump e Xi così per come l’abbiamo vista finora, graverebbe non solo sulle economie interne dei due colossi, ma in generale sui commerci esteri e sulla crescita mondiale, arrivando a danneggiarla irreversibilmente. Così le promesse di “ulteriori scambi di visite” portate avanti dai due leader, ci fanno ben sperare che anche questo nodo internazionale possa essere sciolto dai propositi del nuovo anno.

A cura di Rossella Savojardo

Condividi
Pubblicato da
Redazione
Argomenti: CinaDonald TrumpUSA

L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network - Notizie del giorno - Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube