TORINO – Il pubblico la conosce, soprattutto, per aver interpretato il ruolo prima di Anita Ferri, protagonista della soap “CentoVetrine”, e poi della sorella Diana Cancellieri Ferri. Ma presto sarà anche sul grande schermo, tra i protagonisti di “Soldato Sotto La Luna”, il nuovo film di Massimo Paolucci, che ha nel cast anche attori internazionali come Abel Ferrara, Daniel McVicar e Tomas Arana. Stiamo parlando dell’attrice Daniela Fazzolari, che fa parte dell’organizzazione del The Mac Live Management di Antonio Moccia. Nei de “L’Opinionista” l’abbiamo incontrata per farci raccontare direttamente le sue esperienze. Ecco cosa ci ha detto.
Passione, formazione e fortuna per fare del cinema una professione: quanto sono importanti questi tre ingredienti?
“Sono tre componenti fondamentali. Senza passione non c’é nemmeno il desiderio di formazione; e senza la fortuna, il momento giusto, che non é prevedibile, non si può mettere in atto tutto il resto. Però io penso che prima di tutto sia importante farsi trovare pronti. Finito il liceo mi venne proposto di trasferirmi a Roma per lavorare nel cinema. Valutai la possibilità, la trovai interessante ma decisi che dovevo prima studiare per essere preparata al meglio e la rifiutai. Così cercai i migliori insegnamenti professionale cui potessi accedere ed ebbi la fortuna di frequentare la Scuola del Teatro Stabile di Torino. Un’Accademia che durò tre anni molto intensi, al termine dei quali ebbi la fortuna di essere chiamata subito a lavorare per Centovetrine. Quella fu un’esperienza lunga dalla quale appresi come stare sul set: é stato un lavoro che mi sono portata appresso negli anni”.
Qual è il suo messaggio per i giovani che vogliono intraprendere la carriera di attore/attrice?
“Da sempre lotto per la meritocrazia e oggi più che mai cerco di comunicare ai giovani con cui mi interfaccio di stare attenti alle cosiddette ‘scorciatoie’ nel mondo dello spettacolo. Sappiamo quanti approfittano con false promesse…Ecco questa è’ da sempre un po’ la mia mission”
In Centovetrine interpretava il ruolo di Anita Ferri e successivamente di Diana. Cosa le piaceva di questi due personaggi?
“In Centovetrine ho avuto la fortuna di interpretare per quattro anni il personaggio di Anita. Dopodiché sono uscita dalla soap, Per fato e per tutta una serie di componenti, sono stata chiamata per interpretare il personaggio di Clara, completamente diverso. E questa é stata una sfida perché per noi italiani non é cosi usuale che lo stesso attore interpreti due personaggi diversi nella stessa serie. Mi é riuscito bene, sono riuscita a incontrare i favori del pubblico che già si era affezionato ad Anita. Per questo devo ringraziare gli attori e i sceneggiatori che mi hanno sempre lasciato libertà di interpretazione”.
In “Soldato sotto la luna” per la regia di Massimo Paolucci interpreta il personaggio di Clara. Cosa ha imparato da questa esperienza?
“Per me é stato un coronamento perché Massimo Paolucci non mi conosceva così bene a livello artistico e soprattutto cinematografico. Ha fatto una scommessa su di me scegliendomi come protagonista di un film complicato. E grazie a un’infinita dimostrazione di amore per questo mestiere e per quello che si andava a fare é venuto fuori un prodotto di tutto rispetto. Uscirà in anteprima nazionale il prossimo 30 settembre a Terni, dove abbiamo girato tutte le riprese. Ho avuto la fortuna di lavorare con attori importanti come Abel Ferrara, Daniel McVicar e Tomas Arana. Massimo Paolucci ha avuto la capacità di ‘leggere’ quello che io volevo dare al personaggio e apprezzarlo. Penso che questo lavoro non vada mai visto come un traguardo ma credo che per me questo film sia un buon risultato, dove ho potuto mettere insieme tutta la mia esperienza, umana e professionale. Ho avuto la percezione che quando ci si trova trova al punto giusto nel momento giusto e si lavora con serietà e con la leggerezza di sapere che quello che si sta facendo é qualcosa di consapevole e di reale si arriva a una grandissima soddisfazione. E non finirò mai di ringraziare per questo bellissimo film Massimo Paolucci e tutta la troupe che ha lavorato per quattro lunghissimi mesi al gelo, sotto la pioggia e in periodo ancora di pandemia. Non esistono altre parole per esprimere qualcosa di così forte a livello emotivo”.
Tra i tanti personaggi interpretati, ce n’è uno in particolare che porta nel cuore?
“Ogni personaggio che si interpreta é un mondo a se e io ho sempre avuto grande rispetto amore, passione per i personaggi che andavo a interpretare. Ora vorrei fare una esperienza nuova: usare chiavi emotive diverse da quelle vissute finora. Magari lavorare in un film d’epoca o di azione o storico”
Per concludere, quali sono i progetti futuri di Daniela Fazzolari?
“Sono sempre stata dell’idea che finché le cose non si fanno non se ne deve parlare. Sarà ben felice di riprendere questo discorso quando sarà su un set”.
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