ROMA – Domani, 8 gennaio, giorno del 69° compleanno di David Bowie, verrà pubblicato su etichetta Iso/Columbia Records il suo 28° lavoro discografico: ‘Blackstar’. Il cd contiene 7 brani inediti e sarà disponibile in CD, vinile 180 gr. con copertina fustellata e in versione digitale. L’album arriva a 3 anni di distanza dallo straordinario ‘The Next Day’, uscito a marzo 2013 dopo 10 anni di silenzio, arrivato al #1 delle classifiche in 19 Paesi e acclamato da pubblico e critica in tutto il mondo.
Il nuovo album è stato ufficialmente annunciato il 25 novembre scorso, due settimane dopo il lancio della nuova serie drammatica TV ‘The Last Panthers’, in onda anche in Italia su Sky Atlantic, della quale il primo singolo ‘Blackstar’ accompagna i titoli di testa.
Dopo l’uscita di un teaser all’inizio della settimana, è ora possibile ammirare l’incubo lucido di “Lazarus” in tutta la sua bellezza. Il video completo del nuovo secondo singolo di David Bowie è disponibile al link http://smarturl.it/DBLazarus. Il regista Johan Renck, che ha anche diretto il cortometraggio di 10 minuti che accompagna la title track, ha così commentato la sua interpretazione visiva dei due singoli di Bowie:
“Si può solo sognare di collaborare con una mente come la sua. Figuriamoci lavorarci per ben due volte. Intuitivo, giocoso, misterioso e profondo… Non desidero fare altri video, sapendo che il processo non sarà mai formidabile e soddisfacente come lo è stato in queste occasioni. Per me è stato come toccare il sole”.
Nel frattempo le prime recensioni di ‘Blackstar’ non fanno che amplificare il plauso universale ottenuto dal brano di punta dell’album (decretato dal New York Times come una delle più belle canzoni del 2015). “Lazarus” è l’unico brano presente nel musical omonimo (sequel teatrale de “L’uomo che cadde sulla terra”) scritto da Bowie e Enda Walsh e diretto da Ivo Van.
Catalogare e descrivere il genere di ‘Blackstar’ è complesso. Basta la dichiarazione del produttore Tony Visconti, rilasciata alla prestigiosa rivista musicale inglese Mojo, per capire che, anche questa volta, ci troviamo di fronte a materiale che non segue alcuna regola se non quella della vocazione di Bowie a fare ciò che gli piace, esplorare nuovi territori musicali e anticipare i tempi e mode:
“Bowie ha voluto musicisti jazz per suonare il rock. Avere ragazzi jazz che suonano rock vuol dire capovolgere tutto. In questo disco abbiamo messo qualsiasi cosa, volevamo qualcosa di fresco con l’obiettivo di evitare il puro rock’n’roll. Anche il fatto che, durante la preparazione e le lunghissime session di registrazione di ‘Blackstar’, David ascoltasse molto materiale, tra cui Kendrick Lamar, gli scozzesi elettronici Boards Of Canada e gli hiphoppers californiani Death Grips, la dice lunga sul desiderio di continua ricerca, ispirazione e contaminazione da parte di questo artista e sulla direzione intrapresa per questo attesissimo nuovo lavoro”.
Il sassofonista Donny McCaslin, il chitarrista jazz Ben Monder, il batterista Mark Giuliana, il bassista Tim Lefebvre, Jason Lindner alle tastiere e, in soli due brani, il fondatore degli LCD Soundsystem James Murphy alle percussioni, sono i musicisti che hanno suonato in questo nuovo lavoro.
Tracklist:
- Blackstar
- ‘Tis a Pity She Was a Whore
- Lazarus
- Sue (Or In a Season of Crime)
- Girl Loves Me
- Dollar Days
- I Can’t Give Everything Away