Dazi sulle importazioni di olive da tavola spagnole, così Confagricoltura

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oliveROMA – “La missione a Washington di fine luglio del presidente della Commissione europea non è servita ad evitare la conferma dei dazi sulle importazioni di olive da tavola spagnole destinate al mercato americano. È una decisione grave, perché gli Stati Uniti hanno messo sono sotto accusa sul piano legale gli aiuti diretti della politica agricola comune (PAC)”.

È quanto dichiarato dal presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che ha aggiunto: “Sollecitiamo ora la Commissione europea ad assumere una reazione adeguata anche presso l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO)”.

Il provvedimento relativo alla conferma dei dazi sulle importazioni di olive da tavola spagnole è già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (Federal Register) degli Stati Uniti.

“A questo punto – ha aggiunto Giansanti – tutti i prodotti agricoli della UE destinati al mercato americano possono essere sottoposti a dazio, se hanno ricevuto i sostegni della PAC. Per avviare la procedura, sarebbe sufficiente una petizione da parte degli operatori statunitensi. Si è dunque aperta una fase di incertezza che va assolutamente risolta. Inevitabilmente, i dazi aprono la strada ad altri dazi e, intanto, gli agricoltori americani riceveranno un pacchetto di aiuti di 12 miliardi di dollari”.

“Gli aiuti della PAC – ha poi sottolineato il presidente di Confagricoltura – sono assolutamente coerenti con le regole multilaterali e classificati nella cosiddetta ‘scatola verde’ del WTO che include i trasferimenti pubblici che non distorcono gli scambi commerciali. La decisione presa a Washington è pertanto ingiustificata”.

Confagricoltura fa presente come la conferma dei dazi sulle olive da tavola spagnole arrivi a conclusione di una procedura avviata lo scorso anno presso il dipartimento USA al commercio, a seguito di una petizione presentata da operatori californiani, secondo i quali le olive da tavola spagnole arrivano sul mercato americano ad un prezzo inferiore ai costi di produzione, per effetto degli aiuti diretti della PAC.

“Per il “made in Italy” agro-alimentare – ricorda infine Confagricoltura – quello americano rappresenta il terzo mercato di sbocco, dopo Francia e Germania”.