Che fine fanno i dati sensibili inseriti in rete? Chi li utilizza e come?
TRENTO – Si aprirà lunedì 18 luglio la 30° edizione della conferenza DBSec 2016 (Data and Applications Security and Privacy), fino a mercoledì 20 luglio, presso la sede FBK di via S.Croce 77 a Trento.
Tre giorni di workshop per cui sono attesi 50 partecipanti provenienti da tutto il mondo per trattare di protezione dati, privacy, tecniche per mantenere l’anonimato, identità digitale, sistemi anti-intrusione, metodologie di acquisizione dati personali da fonti diverse, sicurezza delle reti, del Cloud, dei servizi web, delle App per mobile e web, di database.
La conferenza sarà aperta da Florian Kerschbaum, chief research expert di SAP, con una relazione sui metodi per la computazione di dati criptati, importanti per la sicurezza e la privacy nel Cloud. Martedì 19 luglio Luca Viganò, professore al King’s College di Londra, parlerà di tecniche per la privacy.
La DBSec 2016 è organizzata da FBK e dal gruppo di lavoro dell’IFIP, International Federation for Information Processing, denominato WG 11.3, ed ha il supporto del progetto europeo SECENTIS (Security and Trust of Next Generation Enterprise Information Systems) coordinato dalla fondazione Bruno Kessler.
Con l’avvento dell’era digitale, l’uso di smartphone, tablet, smartwatch, fitness tracker e dispositivi mobili, è diventato incontrollato, le nuove tecnologie sono tuttavia responsabili di un monitoraggio costante della vita quotidiana: i movimenti, le distanze percorse, la posizione, questi dati, combinati con altri, permettono di dedurre ulteriori informazioni.
I dati della nostra posizione possono esser incrociati con i dati disponibili su Google Maps permettendo di desumere i locali frequentati o i negozi in cui si fanno acquisti.
Le App installate sui cellulari inoltre, hanno accesso a tutto questo patrimonio di informazioni che, incrociate con altre, permettono di creare profili personali sempre più precisi.