De Luca, librerie non riapriranno in Campania

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Aperti per due giorni a settimana i negozi di abbigliamento per bambini, ma cartolerie e librerie resteranno chiuse fino al 3 maggio per evitare il potenziale allargamento degli attuali focolai

NAPOLI ‒ La lettura rappresenta un comprovato antistress e in tempi di esilio domestico ne abbiamo bisogno, ma per poter entrare nuovamente nelle librerie, i cittadini della Campania dovranno ancora aspettare.

Secondo il nuovo Dpcm martedì 14 aprile molte attività potranno riaprire, tra le quali troviamo i negozi di abbigliamento per bambini e neonati, le librerie e le cartolibrerie. Un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca stabilisce però delle restrizioni particolari.

L’apertura dei negozi di abbigliamento per bambini viene infatti limitata a sei ore giornaliere, ed è prevista per soli due giorni a settimana, con orario 8-14, il martedì e il venerdì. Nella settimana del 1° maggio l’apertura è prevista per martedì e giovedì.

Le librerie e cartolibrerie, invece, potranno riaprire solo dal 3 maggio.

Il presidente rileva infatti che “risultano diffusi sul territorio nuovi e diversi cluster familiari e locali, presumibilmente originati dalla inosservanza delle misure di distanziamento sociale prescritte, che destano notevoli preoccupazioni per il potenziale allargamento degli attuali focolai”.

Per scongiurare il verificarsi di una recrudescenza dei contagi, e considerato che dopo un momentaneo arresto dell’incremento dei casi “si è registrata nuovamente una curva crescente della diffusione del virus, tanto su scala nazionale quanto regionale”, De Luca ha prorogato le precedenti ordinanze, allineandole alle indicazioni nazionali, fino al 3 maggio, e ha introdotto queste misure precauzionali.

Fino al 3 maggio il commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e libri continuerà ad essere effettuato solo da edicole, supermercati e tabaccherie, oltre che su internet.

Nell’ordinanza si legge che al momento attuale il trend dei contagi risente in modo significativo del mancato rispetto del distanziamento sociale e che “pervengono dalle Forze dell’Ordine segnalazioni circa l’incremento delle violazioni delle vigenti prescrizioni e misure, nazionali e regionali, sul territorio regionale della Campania”: la soluzione è dunque non allentare le misure restrittive, così da non vanificare i grandi sforzi compiuti dalla collettività intera per superare l’emergenza coronavirus.