De Micheli: ‘Scuole aperte anche nel weekend’, il no dei presidi

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BOLOGNA – “Sulla possibilità di scaglionare, con gli ovvi limiti di ragionevolezza, gli orari di ingresso a scuola ci siamo già espressi più volte favorevolmente. Il discorso, in linea di massima, va circoscritto agli istituti superiori delle quattordici città metropolitane per i quali possiamo pensare di posticipare l’ingresso alle ore 9.15. La condizione è che i mezzi di trasporto vengano conseguentemente riorganizzati per permettere agli studenti di arrivare a scuola e poi di rientrare a casa. Non dobbiamo dimenticare che moltissimi studenti affrontano spostamenti che durano oltre un’ora. Anche per questo ritengo irrealistico pensare di allungare la settimana scolastica anche alla domenica mentre il sabato, per moltissimi istituti, è già giornata di lezione”.

Così il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, rispondendo, senza citarla, alle proposte lanciate alla ministra dei Trasporti De Micheli che in un’intervista a Repubblica aveva detto: “Credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato”. La domenica? “Siamo in emergenza e bisogna far cadere ogni tabù. Anche gli orari delle attività produttive dovranno essere cadenzati”.

Intanto in Alto Adige lunedì riprenderà la didattica in presenza nelle scuole medie e apriranno tutti i negozi. Lo ha annunciato l’assessore Philipp Achammer, dopo una seduta notturna della giunta provinciale. “Il prossimo passo è stato fatto, ma dobbiamo restare prudenti! Igiene, distanza e mascherina!”, scrive Achammer su Facebook. Dopo lo screening di massa, ogni settimana saranno testati a campione 4.000 altoatesini. A questi si aggiungeranno 900 persone del mondo della scuola.