CNA chiede l’immediato arresto di questo processo di destrutturazione normativa se si vogliono salvaguardare le imprese artigiane operanti nella revisione dei veicoli a motore e, più in generale, un virtuoso modello di interazione pubblico-privato.
L’allarme è conclamato. Gli uffici del ministero stanno dando corso alla balzana previsione. Sulla base delle norme di servizio circolate in queste settimane, vengono istituiti gli elenchi degli ispettori incaricati di effettuare l’attività di revisione, tanto sui mezzi leggeri, quanto sui mezzi pesanti. Invece di fare affidamento sui centri di controllo privati, si dispone, addirittura, il richiamo in attività degli ex funzionari ministeriali, vale a dire personale oggi in pensione. È necessario – chiede pertanto CNA – che l’apertura del tavolo di confronto sul settore, annunciato in commissione Trasporti della Camera dal vice ministro Cancelleri, avvenga al più presto.
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