L’ex parlamentare pentastellato scrive che “lo scorso 11 dicembre, mentre il Presidente del Consiglio battagliava a Bruxelles per ottenere più denari per il nostro Paese, Renzi, pieno di livore e frustrazione, apriva, di fatto, sulle pagine di El Pais, la crisi di governo mediatica. Oggi l’anti-italiano in questione ha parlato al Frankfurter Allgemeine Zeitung infangando, ancora una volta, il Paese che, oltretutto, lo mantiene, con denaro pubblico, dal 2004. “Non sprecherò 200 miliardi di euro”, ha dichiarato l’oculato da Rignano. Traduzione? Quei 200 miliardi vanno gestiti dai soliti noti, dalle lobbies di sistema, non da persone lontane da certi ambienti come gli esponenti del Movimento, criticabili per carità, ma perbene e rispettosi del denaro pubblico come nessun altro”.
Poi Di Battista aggiunge: “Non so quel che farà o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che farà il Movimento. Ebbene, io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti. Figuriamoci farci un altro governo insieme”.
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