Dibattito sul campo largo, Fratoianni (Avs): “Rispetto Appendino ma non sono d’accordo”

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ROMA – “Lo dico con grande rispetto per il dibattito in corso in un’altra forza politica: non sono proprio d’accordo con le riflessioni che fa oggi Chiara Appendino sul Fatto Quotidiano. Lo dico a partire da un’esperienza che ho fatto negli anni passati: a sinistra per anni e anni si è pensato che l’identità e il rafforzamento della propria identità si potesse definire sulla base dei metri e dei centimetri che ci separano gli uni dagli altri. Una discussione che non ci ha portato da nessuna parte. Non penso più che sia così. Anzi penso che quella fosse una lettura sbagliata, perché credo che l’identità abbia a che fare con tutt’altro, con la capacità di costruire un profilo, un proprio punto di vista da articolare nella pratica politica quotidiana con coerenza”. Lo ha affermato il leader di Avs, Nicola Fratoianni, ospite a ‘Start’ su Skytg24.

“Penso che la nostra crescita come Avs in questi due anni – ha sottolineato- sia legata a due fattori: per prima cosa abbiamo assunto un profilo coraggioso, rigoroso e coerente sul piano politico, abbiamo chiamato con il loro nome le cose che stavano accadendo intorno a noi e abbiamo provato ad indicare soluzioni ambiziose. Questo vale per la questione fiscale con la patrimoniale, per le questioni del lavoro e dei suoi diritti, per la difesa della scuola e della sanità pubblica, sulle vicende delle guerre e dello spreco con le spese militari. O per le scelte da fare sulla cruciale crisi climatica, come dimostra la tragedia di Valencia, che anche lì racconta la differenza che c’è tra i climafreghisti della destra e chi ha assunto la consapevolezza che non basta dire c’è la crisi climatica ma che bisogna mettere in campo strumenti e programmi per contrastarla, per mitigare gli effetti dei fenomeni estremi e per organizzare un’efficace sistema di protezione e di soccorso”.

“Seconda cosa – ha concluso- noi insieme a questa radicalità e a questo coraggio e ambizione abbiamo messo in campo anche una volontà molto ferma di partecipare alla costruzione unitaria di un’alternativa a questa brutta destra”.