“Dio Brando”, Sakküra: “un pezzo che definisco AniTrap”

244

sakkura

“Con ‘Dio Brando’ ho voluto descrivere il suo stesso desiderio che credo mi accomuni al personaggio a cui mi sono ispirato: quello di prendermi ciò che mi spetta e che merito, a dispetto di ciò che ho vissuto e di tutti quelle persone che non ha creduto che ce la potessi fare”

Dal 30 aprile è disponibile in rotazione radiofonica “Dio Brando” (Cantieri Sonori/Artist First), brano d’esordio di Mattia Sacchetti, in arte Sakküra, già presente su tutte le piattaforme di streaming. Nasce dall’unione delle grandi passioni dell’artista: la musica, il mondo anime e il beatbox. Una canzone che vuole esprimere un desiderio di rivalsa, quasi un urlo per poter dire “Ascoltatemi” caratterizzato da tratti quasi deliranti proprio come il personaggio da cui prende ispirazione, Dio Brando, antagonista principale del manga “Le bizzarre avventure di Jojo”. Il brano è stato interamente scritto da Sakküra.

Sakküra ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Dio Brando” è il tuo brano d’esordio, di che cosa si tratta?

“Dio Brando” è un pezzo che io definisco “AniTrap”, perché contiene al suo interno riferimenti a vari anime caratteristica che contraddistingue anche come tutti gli altri miei brani. Il protagonista di questo pezzo è “Dio Brando” uno dei personaggi antagonisti principali del manga “Le bizzarre avventure di Jojo”. L’ho scelto per la sua eccentricità e il suo desiderio di rivalsa, che sono gli stessi temi che affronto in questo brano per presentare “Sakküra” il mio alter ego artistico.

Che cosa vuoi comunicare con questo lavoro?

Con “Dio Brando” e più in generale con la mia musica voglio comunicare tutti i miei pensieri, le mie paure e alcuni lati meno evidenti della mia personalità, tutto in chiave “noir”. Tutto questo cerco di farlo attraverso gli anime, mia grande passione.

Come vivi questa tua prima uscita?

Sono molto contento e devo dire che ha superato ogni mia aspettativa anche a livello di streams su Spotify. La cosa che mi fa più piacere è vedere che oltre ai miei fan (ho un po’ di seguito sui social soprattutto su TikTok) che hanno apprezzato tantissimo il brano, ho raggiunto anche fasce di età che non mi sarei mai aspettato. Mi auguro che la mia musica possa arrivare sempre a più persone possibili.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Mi sono avvicinato al mondo della musica da bambino, ascoltando in macchina canzoni dance e rock anni 70/80/90. Mi sono innamorato della musica di quegli anni e la ascolto ancora tutti i giorni. L’esplosione artistica posso dire che è esplosa all’età di 16 anni quando ho scoperto il mio grande amore per il beatbox. Da lì ho iniziato a sperimentare sempre di più. Poi lo scorso anno, post pandemia, è arrivata la proposta di Marco Canigiula di entrare a far parte del roster di Cantieri Sonori, finalmente l’occasione di far conoscere la mia musica. Abbiamo lavorato tanto in questi mesi e “Dio Brando” è sola la prima uscita. Aspettate e sentirete altro molto presto.