Nel corso dell’incontro, inoltre, sono state consegnate idealmente alla Ministra le 42.000 firme raccolte dall’UNICEF Italia attraverso la campagna #8marzodellebambine, per un’attenzione specifica alle bambine e ragazze all’interno del processo di rinnovo del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne. La petizione dell’UNICEF Italia è stata lanciata in occasione della campagna #8marzodellebambine e in poche settimane ha ricevuto 42.000 adesioni, di cui il 74% donne e il 26% uomini.
“Ringrazio la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti per il produttivo incontro di oggi e per la proficua collaborazione con il Ministero da lei presieduto. In questi mesi come UNICEF Italia ci siamo impegnati sul tema del benessere fisico e mentale dei bambini, con particolare riguardo alle conseguenze della pandemia da COVID-19, sull’importanza dell’istruzione a distanza e in presenza e sulla sicurezza dei bambini, delle bambine e dei giovani a casa, online e off line – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente del Comitato Italiano per l’UNICEF – Il contrasto alla violenza di genere e l’educazione alla parità di genere è trasversale a tutte le attività che l’UNICEF porta avanti. La protezione dalla violenza per ogni bambina e bambino è sancita dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di cui proprio quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della ratifica da parte dell’Italia; inoltre, il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e la fine di ogni forma di violenza sulle bambine e sulle donne è stato riaffermato nel 2015 dall’Agenda 2030, con l’Obiettivo numero 5. Sappiamo che il nostro Paese non è immune da questo tipo di violenza, per questo lo scorso febbraio abbiamo lanciato una petizione per sostenere alcune priorità per il prossimo Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne e oggi abbiamo idelamente consegnato al Ministro le 42.000 firme delle persone che hanno deciso di sposare questa causa”.
“Ringrazio la Ministra Bonetti per l’incontro di oggi. Da diversi anni UNICEF in Italia supporta il rafforzamento del sistema di prevenzione e risposta alla violenza di genere, per supportare l’inclusione dei gruppi più vulnerabili. Le ragazze e donne migranti e rifugiate, sono particolarmente esposte al rischio di subire violenza di genere nei paesi di origine, di transito, e tristemente anche in quelli di destinazione. Durante l’attuale pandemia COVID-19, dove UNICEF ha potuto testimoniare da un lato un incremento degli episodi di violenza domestica, così come dei rischi di sfruttamento sessuale a causa del deterioramento delle condizioni economiche, dall’altro lato un aumento delle difficoltà, soprattutto da parte di categorie vulnerabili di donne e ragazze, ad accedere a servizi di supporto. Data l’enorme portata della violenza di genere e dei suoi effetti a lungo termine sulle persone sopravvissute, l’UNICEF considera la violenza una priorità nell’ambito della sua programmazione tanto a livello globale quanto in Italia”, ha aggiunto Anna Riatti, Coordinatrice UNICEF per la risposta ai migranti e rifugiati in Italia.
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