Spiega di aver portato a Roma, “al tavolo nazionale”, le istanze delle imprese: se il decreto “viene approvato così come è stato presentato rischia di avere un impatto pesante” e “tifo anch’io” perché “abbia le giuste correzioni in Parlamento. Debbo riconoscere che i nostri parlamentari della Lega su questo fronte stanno lavorando”.
Quindi chiede tempo a chi già protesta. D’altra parte osserva che “se fosse un caso isolato, qualcuno la potrebbe buttare in politica. Siccome l’impresa del Veneto, a 360 gradi, quindi non solo gli industriali, ha perplessità e istanze sul Decreto Dignità, penso che questo non sia irrilevante”.
“I Cinque stelle – conclude l’ex ministro – sono i materiali artefici di questa partita. La palla adesso passa a loro”.
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