ROMA – “Salvaguardare la salute degli italiani è e resta la priorità di questo Governo. Con questo chiaro obiettivo, ieri sera il Consiglio dei Ministri ha varato nuove regole più restrittive per contenere i contagi durante questi giorni di festa. Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare una terza ondata che provocherebbe ulteriore dolore e perdite di vite. Con coraggio e responsabilità. Ovviamente siamo consapevoli degli ulteriori sacrifici che i cittadini dovranno affrontare proprio in quelle giornate che sono per antonomasia le feste dell’unione familiare. A chi trascorrerà questi momenti lontano dai propri affetti, va la mia personale solidarietà e quella del Governo. Ma dobbiamo resistere, e aiutare chi è costretto a fermarsi”. Così il ministro dell’economia Roberto Gualtieri.
“Restiamo al fianco degli esercizi commerciali che subiranno danni economici. Come abbiamo fatto finora, e come continueremo a fare finché sarà necessario – aggiunge – Per garantire un sostegno alle attività economiche maggiormente interessate dalle misure restrittive interveniamo – grazie ad un meccanismo definito a tempo di record con la Ragioneria dello Stato, l’Agenzia delle Entrate e il MISE – con una nuova tranche di contributi a fondo perduto automatici per complessivi 645 milioni di euro, di cui 455 milioni già nel 2020. Il contributo è pari al 100% di quanto ricevuto con il Decreto Rilancio, ed è destinato ad attività di ristorazione, bar, gelaterie e pasticcerie. Per renderne quanto più possibile veloce l’erogazione, verrà accreditato direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato corrisposto il precedente ristoro”.
A gennaio, annuncia Gualtieri, “proseguiremo la nostra azione di sostegno con un nuovo intervento per completare il quadro dei ristori, con l’introduzione, tra le altre cose, di un meccanismo perequativo in grado di garantire un maggiore contributo a chi ha perso di più durante i mesi della crisi. Non possiamo lasciare che queste feste diventino tragedie di cui doverci pentire in futuro. Dobbiamo essere responsabili e stringere i denti in questi pochi mesi che ci separano dal vaccino, che rappresenta la luce in fondo al tunnel. Indubbiamente sarà un Natale diverso ma consoliamoci pensando che molto probabilmente sarà anche l’ultimo che vivremo separati. Con spirito unitario e solidale andiamo avanti come abbiamo fatto finora, insieme”.