“Il governo deve spiegare perché si sono date delle regole rigorose per i luoghi di spettacolo, portando gli spettatori a un massimo di 200 a chiuso, e nonostante non abbiano prodotto contagi siano stati definitivamente chiusi”. È amaramente ironico il regista, che ha fatto dell’Abruzzo uno dei luoghi preferiti per set e spettacoli, tra i quali gli spettacoli a Campo Imperatore “Operazione Quercia” e “Scacco al Duce”.
“La psicosi di terrore di massa è la cosa peggiore che oggi subiamo. Ma non si comprende come le misure adottate per il mondo dello spettacolo, ma anche della ristorazione, dello sport e dello svago non corrispondano a quelle messe in atto in altre attività come i trasporti pubblici”, conclude Pingitore.
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