Obiettivo principale della missione, nell’ambito di un più generale rilancio dei rapporti bilaterali, è quello di incrementare l’arrivo di gas da Algeri, che già oggi è il secondo fornitore dopo la Russia, con 21 miliardi di metri cubi all’anno (31%). Una quantità che potrebbe essere incrementata fino a 30 miliardi di metri cubi, consentendo di fare un passo avanti verso la riduzione della dipendenza da Mosca. Obiettivo che, peraltro, porterà Draghi a volare nelle prossime settimane anche in Congo, Mozambico e Angola.
Accompagnato dai ministri della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, degli Esteri, Luigi Di Maio, e dall’ad di Eni Claudio Descalzi, Draghi presiederà anche alla firma di un protocollo di intesa intergovernativa in tema di risorse energetiche e di un accordo tecnico tra la stessa Eni e Sonatrach, il gruppo energetico algerino.
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