TORINO – E’ morto all’ospedale di Zurigo, dove era ricoverato, Sergio Marchionne. L’ex ad di Fca aveva 66 anni. Ad annunciarlo è, in una nota, Exor, la holding della famiglia Agnelli. “Con grande tristezza Exor – si legge – ha appreso che Sergio Marchionne è mancato”.
“E’ accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato”, scrive John Elkann, il presidente di Exor. “Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore – aggiunge – Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler. Rinnovo l’invito a rispettare la privacy della famiglia di Sergio”.
“Ho pregato con tutta la mia forza di credente che Sergio Marchionne potesse superare la sfida più importante della sua vita. Dio ha voluto diversamente e io, insieme a tutto l’Abruzzo, piango uno dei figli migliori di questa regione”. Così il presidente della Regione Abruzzo e senatore Pd, Luciano D’Alfonso. “Egli non ha mai dimenticato le sue origini e ha utilizzato la sua tenacia di abruzzese per costruire un sogno. Ha saputo essere un valore aggiunto, proprio lui che era solito dire: alla fine di ogni giorno bisogna chiedersi se siamo stati in grado di fare la differenza, migliorando il mondo in cui ci troviamo”.
“Marchionne ha infatti avuto la capacità di risollevare la Fiat – prosegue la nota di D’Alfonso – e trasformarla in un brand internazionale, la FCA, che oggi è diventato uno dei marchi top seller. Posso testimoniare direttamente il suo interesse per una delle opere-faro messe in campo dall’amministrazione che presiedo grazie al Masterplan: il completamento della Fondovalle Sangro, l’autostrada senza pedaggio che unirà l’Adriatico al Tirreno. Fu proprio lui a chiedermi di realizzare questa infrastruttura per facilitare la movimentazione dei mezzi che transitano nel distretto industriale della Val di Sangro, e la sua richiesta ha trovato terreno fertilissimo poiché ero ben al corrente della necessità quarantennale di effettuare questo intervento. Ringrazio Sergio Marchionne per aver portato la tenacia della sua abruzzesità nel mondo. Alla famiglia porgo le più sentite condoglianze mie e dell’Abruzzo tutto, che da oggi ha un nume in più nell’Olimpo dei Grandi”.