Ecomondo, convegno sul legno: l’intervento di Confagricoltura

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“Filiere certificate, tracciate e sostenibili, dai boschi agli imballaggi. Senza una selvicoltura efficace ed efficiente avvengono disastri ambientali come quelli drammatici dei giorni scorsi

RIMINI – “Le avversità atmosferiche di questi giorni hanno dimostrato concretamente che la selvicoltura deve tornare ad essere fattore trainante dello sviluppo rurale e dei territori. Abbiamo 11 milioni di ettari di bosco in Italia, ma senza una selvicoltura efficace ed efficiente – da preservare, valorizzare e rafforzare anche nelle aree montane e difficili – avvengono disastri ambientali come quelli drammatici dei giorni scorsi, a causa dell’eccezionale ondata di maltempo”.

Lo ha detto Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Piemonte e componente della Federazione produzione legnose e risorse boschive dell’Organizzazione, intervenendo al convegno ‘Dal legno alla tavola: il ruolo del legno e derivati nella sostenibilità delle filiere agroalimentari’. A promuovere il convegno sono stati Confagricoltura, Ecomondo, Università della Tuscia e PEFC Italia (che si occupa di certificazione forestale).

Il rappresentante di Confagricoltura ha quindi sottolineato che “per rivitalizzare la selvicoltura bisogna puntare sulla spiccata vocazione multifunzionale a livello economico, ambientale e sociale, sviluppando filiere produttive (legno, carta, energia) e servizi ecosistemici, che possono dare un contributo decisivo pure alla sostenibilità delle filiere agroalimentari”.

“In particolare gli imballaggi di legno vanno riscoperti e valorizzati – ha sottolineato Confagricoltura -. Il legno trasformato è un prodotto ecologico, rinnovabile, riciclabile. Va utilizzato quello proveniente da foreste o piantagioni forestali certificate, cioè coltivate e gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici. La certificazione attesta che non si sta depauperando il bosco, rinnovandolo e rivitalizzandolo”.

Nel corso del convegno si sono messe in evidenza le potenzialità del legno trasformato per gli imballaggi ma pure come fibre, tessuti e materiali per la legature delle colture, per la coperture, completamente biodegradabili, in sostituzione degli attuali materiali di origine fossile.

Ma non solo il legno, anche la filiera della cellulosa si rinnova. Bestack, ad esempio, ha presentato un innovativo brevetto per packaging in cartone ondulato, per frutta e verdura, messo a punto con l’Università di Bologna, che fa diventare l’imballaggio uno strumento intelligente contro lo spreco alimentare. Infatti, grazie all’aggiunta nel cartone di oli essenziali naturali ad azione antimicrobica, permette di prolungare la shelf life della frutta, riducendo in modo significativo gli scarti.

“Gli imballaggi sostenibili e ‘attivi’ interessano molto i produttori ortofrutticoli”, ha sottolineato il presidente di OPOA-Marsia Luigi D’Apice. OPOA è nata quest’anno dalla fusione di due organizzazioni di produttori ortofrutticoli del Fucino.

“Confagricoltura punta – ha concluso Enrico Allasia – a filiere territoriali strategiche che uniscono produttori forestali, trasformatori del legno e della cellulosa, produttori ortofrutticoli come utilizzatori. Filiere certificate, tracciate e sostenibili, dalla coltivazione dei boschi agli imballaggi, sviluppando sinergie sul territorio”.