Ambiente

Educazione stradale e sharing mobility: la situazione in Italia

Il 98% degli italiani crede che la mobilità condivisa contribuisca a rendere le città più vivibili e che sia nostro dovere contribuire al buon funzionamento del servizio

MILANO – La mobilità condivisa è in costante crescita nelle grandi città e sempre più cittadini stanno gradualmente abbandonando l’auto privata a favore di spostamenti flessibili, senza vincoli e sostenibili. Ma a che punto è l’educazione stradale in Italia quando si parla di sharing mobility? Per rispondere a questo quesito e indagare la percezione degli italiani rispetto al trattamento dei veicoli in sharing, effettivamente utilizzati o anche solo parcheggiati, FREENOW, la Super App della Mobilità, ha svolto un’indagine tra i propri utenti.

Il 94% degli intervistati ha dichiarato di aver assistito almeno una volta a comportamenti scorretti nei confronti dei mezzi di micromobilità, tra i quali il più diffuso risulta essere la la poca cura dei mezzi in condivisione (68%), seguito dalla mancanza di rispetto per le regole stradali (52%) e dagli episodi di parcheggio selvaggio (44%).

Tuttavia, ciò che emerge maggiormente dall’analisi è che gli utenti desiderano fare la propria parte per contribuire al miglioramento del servizio: ben il 74% afferma di segnalare al provider quando un veicolo non è in buono stato a causa di comportamenti illeciti. Inoltre, per limitare una condotta scorretta, il 70% è favorevole all’introduzione di sanzioni come la sospensione o il blocco dell’account, mentre il 25% sostiene che sarebbe buona norma introdurre delle multe.

Non solo. Il 58% dei rispondenti suggerisce di educare maggiormente sui i benefici del servizio e di come “in condivisione” significhi di tutti. Il 48% si dice favorevole ad un’implementazione più rigida di regole per la micromobilità, e il 41% dichiara che il servizio dovrebbe essere riservato a chi è munito di patente o patentino di guida.

Infine, lo studio dimostra come gli italiani credano fortemente nell’impatto positivo della sharing mobility sulla vivibilità delle città: quasi la totalità degli intervistati (98%) infatti, crede che questo tipo di mobilità migliori significativamente la vita urbana, contribuendo a ridurre l’inquinamento (67%), diminuendo il traffico (63%), rendendo gli spostamenti più flessibili (60%) e supportando il sistema di trasporto pubblico (52%).

Umberto Javarone, General Manager di FREENOW Italia, ha commentato: “La sharing mobility ha un valore innanzitutto culturale, perché si tratta di misurare i benefici di quello che a tutti gli effetti è un bene comune non soltanto dal punto di vista della fruizione del servizio, ma anche da quello ambientale, sociale ed economico. La sfida che ci poniamo è certamente ambiziosa, ma ancor più necessaria: realizzare città con meno traffico, dove i cittadini possano costruire un modello più sostenibile e moderno di fruizione degli spazi urbani. Per questo, avere cura dei mezzi in condivisione, delle regole e dell’ambiente circostante è di importanza primaria. Gli utenti FREENOW si sono sempre mostrati molto sensibili al tema, e ascoltando i loro feedback e consigli cerchiamo ogni giorno di migliorare il nostro servizio mettendoci al servizio della comunità. Inutile dire che ne siamo estremamente orgogliosi: solo agendo insieme è possibile creare un nuovo ecosistema della mobilità e una città del futuro smart, sostenibile e all’avanguardia”.

Condividi
Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network - Notizie del giorno - Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube