642, in crescita dell’1,5% sullo stesso periodo dell’anno scorso. La quota è pari al 31,9% a fronte del 33,2% del 2023. “Il buon risultato di giugno – spiega il Centro Studi Promotor – è dovuto esclusivamente alle immatricolazioni di auto elettriche grazie ai generosi incentivi varati dal governo, graditi dal pubblico anche perché arrivano fino a un massimo di 13.750 euro, cifra superiore alla metà del prezzo delle auto elettriche più economiche offerte sul mercato italiano”.
Il Csp ricorda che “è ancora disponibile il 23% dello stanziamento per le auto ibride e il 45% dello stanziamento per le auto tradizionali con emissioni da 61 a 135 grammi di CO2 al chilometro per un totale di 247 milioni” e sostiene che queste risorse dovrebbero essere utilizzate per rifinanziare gli incentivi per le auto elettriche”, anche perché le prospettive per i prossimi mesi “non sono positive”.
“E’ evidente – osserva Gian Primo Quagliano, presidente del Csp – che il mercato dell’auto deve fare i conti con due esigenze. La prima è sfruttare correttamente la leva degli incentivi e la seconda è adottare misure strutturali per il rilancio della domanda. Non è tollerabile che le immatricolazioni si mantengano su livelli inferiori di 1/5 rispetto al 2019 con la conseguenza di non assicurare la sostituzione del parco circolante che continua a invecchiare con conseguenze pesanti sia sull’ambiente che, soprattutto, sulla sicurezza della circolazione”.
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