ROMA – “Un Paese in cui esistono ancora oggi paghe che non consentono di vivere dignitosamente non è un Paese che può definirsi civile. E lo stesso vale per un Paese che non riesce a trattenere i suoi talenti migliori. Per questo noi di Impegno Civico insistiamo molto sulla necessità di introdurre un salario minimo e contestualmente un salario equo”. Lo afferma Gianluca Vacca, candidato di Impegno Civico alla Camera dei Deputati.
“Non è accettabile che in Italia ci sia ancora chi lavora per 2-3 euro l’ora o comunque sotto una soglia che garantisca la dignità delle persone – aggiunge – Secondo l’ultimo report di “In-work poverty in the EU” in Italia l’11,7% dei lavoratori dipendenti riceve un salario inferiore ai minimi contrattuali, mentre la media europea è più bassa quasi di tre punti percentuali. Per questo il Governo Draghi, sul salario minimo, stava lavorando con forza. Peccato che le scellerate mosse del partito di Conte, di Lega e di Forza Italia abbiano interrotto il percorso fatto per esclusivo tornaconto propagandistico. Tuttavia rimane uno dei principali punti del nostro programma e insieme alle imprese e alle parti sociali raggiungeremo al più presto questo risultato”.
Prosegue Vacca: “Quella dei ‘working poor’, lavoratori e lavoratrici ‘impoveriti’, è una criticità che dobbiamo continuare ad affrontare con determinazione, e mettere subito in campo misure che riconoscano stipendi adeguati anche a tanti professionisti che percepiscono retribuzioni più alte rispetto alla soglia minima ma comunque non adeguate alla loro capacità ed esperienza”. E ancora: “Impegno Civico è l’unica forza politica a porre una questione ancora più ampia e di fondo: dobbiamo introdurre un salario equo per chi ha un livello di formazione avanzato e competenze elevate”.
Infine: “È interesse di tutti, perché altrimenti Stato, famiglie e imprese investono per la formazione di giovani che poi si fermano all’estero, dove stipendi e prospettive di carriera sono più vantaggiosi. Stesso discorso va fatto per le partite Iva, che hanno diritto a un equo compenso commisurato alla professionalità che esprimono, oltre che a forme di welfare adeguate. Con il sostegno dei cittadini a Impegno Civico, dal 25 settembre ci sarà in Parlamento una forza in grado di battersi e di ottenere questi e tanti altri risultati”, conclude.