Elisa Caponetti, una riflessione sui selfie

88

ROMA – “La vera trasgressione oggi sembra ritrovarsi in chi riesce a condurre una vita normale e risoluta o in chi coltiva relazioni solide e durature nel tempo, o ancora, in chi evita ostentazione e comportamenti finalizzati al solo e puro esibizionismo”. Comincia così una riflessione della psicologa Elisa Caponetti sul fenomeno dei selfie.

“Viviamo purtroppo in un’epoca contraddistinta dal trionfo dell’ego – aggiunge – dove prevale una totale distorsione dell’esperienza soggettiva. Un mondo dell’apparire in cui non vi è rispetto più per niente e per nessuno (ne è triste esempio la ricerca di un selfie con Maria De Filippi alla camera ardente di Maurizio Costanzo). Il mondo sembra essere in preda ad un esibizionismo incontenibile con agiti compulsivi volti alla ricerca di conferme e like, espressione di un egocentrismo volto a colmare un profondo vuoto d’identità. Siamo la società dell’apparire e dei non rapporti, delle esistenze in solitudine”, conclude Caponetti.