ROMA – “Una risposta deludente e non adeguata alla gravità della situazione del settore agricolo in Italia e nella UE. L’emergenza non può essere gestita con il ricorso agli aiuti di Stato e con la riprogrammazione dei fondi ancora non spesi a livello nazionale per lo sviluppo rurale”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta così l’intervento svolto ieri dal commissario UE all’Agricoltura nel corso della riunione della competente Commissione del Parlamento Europeo. Secondo il commissario il bilancio dell’Unione non dispone delle risorse finanziarie, per dare seguito agli interventi richiesti dagli Stati membri – tra i quali l’Italia – per reagire alle crisi già in atto in termini di contrazione dei prezzi ed instabilità dei mercati.
“In sostanza – sottolinea Giansanti – il commissario ha invitato gli Stati membri a procedere in ordine sparso, con gli aiuti a carico dei bilanci nazionali sotto pressione, o attingendo a fondi europei già assegnati all’agricoltura”.
“É una visione limitata, priva di qualsiasi orizzonte strategico – dichiara il presidente di Confagricoltura -. La crisi è profonda e non sarà di breve durata. É indispensabile mettere a punto un piano di accompagnamento dell’agricoltura almeno fino alla fine di quest’anno. La recessione economica taglierà la domanda interna e, secondo le recenti stime del WTO (Organizzazione mondiale del commercio), il commercio internazionale farà registrare nel 2020 una contrazione in volume di oltre il 10% nella migliore delle ipotesi. Va ricordato, al riguardo, che la UE è il primo esportatore al mondo di prodotti agroalimentari”.
Per continuare ad assicurare, per la propria parte, la sicurezza alimentare, l’agricoltura ha bisogno di interventi straordinari dal lato del sostegno dei redditi, della gestione dei mercati, della liquidità delle imprese. Sulla base della normativa vigente, alcune proposte sono già arrivate sul tavolo della Commissione. Ad esempio, gli aiuti allo stoccaggio per i prodotti della zootecnia.
“Nel bilancio agricolo della UE esiste già una riserva di crisi – evidenzia il presidente di Confagricoltura – con una dotazione di circa 450 milioni di euro, a cui attingere per il varo dei provvedimenti più urgenti. Ulteriori e adeguati stanziamenti dovranno essere individuati nella proposta sul nuovo Quadro finanziario pluriennale dell’Unione che la Commissione presenterà entro la fine di aprile”.
Confagricoltura ricorda che nel 2014, per limitare l’impatto del bando delle esportazioni agroalimentari della UE verso la Federazione Russa, furono stanziati fondi extra-agricoli per oltre un miliardo di euro.
“Di fronte ad una crisi di portata storica – conclude Giansanti – la Commissione non può trincerarsi dietro i limiti di bilancio”.
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