“Cos’è che ci fa sentire di nuovo bambini? E cosa ci porta a vedere il mondo con occhi diversi? – Spiega Jaboni – ‘Endless Time’ racconta il viaggio che il bambino che è in noi ci spinge ad intraprendere per poter, finalmente, andare incontro alle nostre passioni”
“Endless Time” (Gil Produzioni), brano che arriva dopo “Love comes back to me”, è il secondo singolo del cantautore JABONI in radio e in digitale dal 3 dicembre.
Jaboni ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Endless Time” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Endless Time racconta la storia di un viaggio, il viaggio che ciascuno di noi deve intraprendere per raggiungere i propri sogni, quel viaggio che ci porta in altri mondi, in altre dimensioni fuori dal tempo. E riusciamo a compiere questo percorso facendoci accompagnare dal bambino che è in noi, solo guardando il mondo attraverso i suoi occhi riusciamo a vedere la strada da percorrere tra i tanti ostacoli e problemi che la vita ci presenta ogni giorno.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
Vorrei che questo brano porti l’ascoltatore ad immaginare nella mente la propria storia, vorrei che sia di ispirazione ad ognuno la ascolti di girare il proprio film, fatto di ricordi, sogni e speranze, attraverso l’arrangiamento fatto da synth e archi che ne rendono l’ambientazione a tratti onirica, da colonna sonora.
C’è anche un videoclip, come si caratterizza?
Il videoclip, diretto da Fabrizio Nardocci e con la partecipazione del giovanissimo attore Augusto Grillone, nelle suggestive location abruzzesi, vede un bambino, che sogna di diventare un astronauta, indicare la strada a se stesso ormai adulto ed accompagnarlo attraverso paesi abbandonati e paesaggi lunari, verso un pianeta lontano, dove è finalmente possibile trovare le proprie passioni e vivere i propri sogni.
Come nasce il tuo progetto musicale?
Il mio progetto musicale, del quale ho pubblicato due singoli, Love comes back to me ad Aprile e ora Endless time, si compone di altri brani, dalle sonorità simili e in lingua inglese, che ho scritto nell’arco degli ultimi tre anni e che hanno avuto vita grazie all’incontro con il produttore artistico che ne ha curato l’arrangiamento musicale, Giorgio Lorito di Gil Produzioni, incontro avvenuto nel CET di Mogol. La voglia e l’esigenza di costruire qualcosa, grazie soprattutto a riferimenti e ispirazioni musicali che provenivano dagli stessi mondi, ci hanno portato a produrre un progetto che spero di farvi ascoltare nella sua interezza nel corso del prossimo anno.