ROMA – “L’interdipendenza tra gli Stati membri nel settore dell’energia è ormai un dato di realtà sia in termini politici sia sotto il profilo economico e tecnico e, conseguentemente, l’ambito di definizione delle regole si sta spostando sempre di più dal livello nazionale a quello europeo e, per certi limitati aspetti, a un ambito più globale”.
Così, citando anche l’accordo di Parigi dello scorso aprile, la Vice presidente della Camera, Marina Sereni, ha aperto il tradizionale appuntamento con la Relazione annuale dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas che – ha detto – “cade, anche quest’anno, in un momento di grandi cambiamenti”.
“Gli obiettivi da perseguire sono ormai in gran parte condivisi in sede sovranazionale – ha aggiunto – In campo energetico l’Europa sta agendo per ridurre la sua dipendenza dalle importazioni e lo sta facendo spingendo sulla ricerca e lo sviluppo delle energie verdi, puntando sugli obiettivi della sicurezza energetica, del rafforzamento del mercato interno dell’energia, dell’efficienza energetica, della de-carbonizzazione dell’economia e del sostegno alla ricerca per la realizzazione di tecnologie pulite”.
Ricordando che i costi dell’energia in generale, in Italia rimangono purtroppo ancora sopra la media Ue, la Vice presidente ha espresso soddisfazione per il fatto che nel 2014, “la quota di consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili (FER) è stata in Italia pari al 17,07%, un valore superiore al target assegnatoci dalla Direttiva 2009/28/CE per il 2020 e che i dati per il 2015 sembrano essere ancora migliori. Le misure adottate negli ultimi anni, e confermate anche dalla recente legge di Stabilità, con riferimento ad esempio al bonus fiscale per gli interventi sul patrimonio edilizio finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici – ha concluso – sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi di risparmio”.