MILANO – Il ritratto di uno dei più geniali artisti della nostra epoca arriva su Netflix. Dal 27 dicembre “Enzo Jannacci vengo anch’io”, il documentario di Giorgio Verdelli, presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è disponibile sulla nota piattaforma di streaming.
Una produzione Indigo Film e Sudovest Produzioni. Assolutamente da non perdere. Jannacci è stato autore di pezzi indimenticabili come “Ho visto un re” e “L’Armando”, senza dimenticare brani che hanno calcato il palco di Sanremo, come “Se me lo dicevi prima…” o vincitori delle targhe Tenco come “Lettera da lontano” e “L’uomo a metà”, insieme ad altre memorabili hit della sua carriera. Ricordiamo inoltre che “L’Artista” è l’album postumo che è stato prodotto e curato dal figlio Paolo.
Jannacci è stato testimone del suo tempo, un mosaico gioioso e tragico insieme, capace di dividersi tra musica e medicina, tra concerti, dischi e produzioni, tra teatro e televisione, pubblicità, regie e arti marziali, cinema e cabaret, senza mai mancare il bersaglio: una traiettoria di umorismo, nonsense e amare riflessioni sui più sfortunati, sui derelitti, sui dimenticati dalla società. Un mistero buffo, come lo avrebbe definito l’amico e maestro di sempre, Dario Fo.