Proprio a fine novembre 2020 l’energy crowdfunding ha fatto segnare un nuovo record di velocità di raccolta, facendo chiudere in meno di 23 ore una campagna dedicata al tema SuperEcoBonus, continuando a ritmi a tre cifre su base mensile. La raccolta annua punta così a superare 1,5 milioni di euro entro la fine del 2020 a favore di circa 10 progetti e di altrettante aziende, PMI o Esco, impegnate quotidianamente nel percorso della transizione energetica sostenibile; e 3,6 milioni di euro entro il 2021. Se ci si sta riuscendo è perché qualcosa è cambiato ed iniziano ad emergere con forza istanze e necessità di vita che trovano in Ener2Crowd.com quella risposta concreta e che i responsabili del GreenVestingForum — il forum della finanza alternativa green promosso dalla piattaforma — hanno racchiuso in 4 profili che ben rappresentano la tipologia di «Finanziatore Crowd», etico, attento e coscienzioso.
1) Equilibrista della finanza. «Tipicamente di sesso maschile, di età compresa tra i 45 ed i 65 anni, si tratta di un professionista di alto livello con una laurea prestigiosa ed uno stipendio medio mensile più alto della media, con una capacità di investimento nel crowdfunding variabile tra i 4 e gli 8 mila euro all’anno», commentano gli analisti di Ener2Crowd.com. Giunto a un buono stadio di maturazione professionale e cognitivo, l’«equilibrista della finanza» sa ormai scremare le fonti di informazione e comprende i meccanismi che legano la geopolitica alla finanza ed in particolare alle materie prime. Ha dunque un portafoglio di investimenti ben distribuito e conosce la correlazione del rischio al rendimento.
E proprio per questo ritiene di dover approfondire le questioni che riguardano i grandi temi trasformativi dell’economia e delle società quali ad esempio il cambiamento climatico e le opportunità che ne derivano, note come il Green New Deal. Il suo è sempre un occhio critico e razionale che sa misurare il valore economico e sociale di un investimento. Predilige sport individuali come tennis, golf, equitazione e ciclismo, preferisce mezzi sostenibili ma comunque premium o di lusso, legge Milano Finanza, il Sole24Ore, The Times e The Economist ed è un usuale fruitore di servizi di consegna online. I suoi obiettivi con l’energy crowdfunding sono: far fruttare il capitale, diversificare il portafoglio ed accedere ad opportunità con un grado di rischio più basso e premianti nel medio termine, per assumere magari più rischi in altre dimensioni come il mercato azionario.
2) Sostenibile radicale. «Qui a farla da padrone è il sesso femminile, geneticamente, emotivamente e cognitivamente più preparato a fare scelte nel presente fortemente orientate alla preservazione del valore e ad una sua possibile crescita nel futuro», commentano gli analisti di Ener2Crowd.com. Si tratta per lo più di giovani professioniste, donne in carriera e madri di famiglia, con un’età variabile tra i 25 ed i 55 anni. La loro capacità di investimento nell’energy crowdfunding — vuoi per questioni di elevata indipendenza finanziaria o perché influenti sul direzionamento del risparmio familiare — è molto più alta di quella degli uomini, e si attesta sui circa 6.000 euro annui. Nonostante vivano prevalentemente in città, la loro attenzione per i temi ambientali è fortissima quasi fosse un legame indissolubile tra il loro ruolo di donne la natura stessa.
Scelgono accuratamente i prodotti personali — per la propria famiglia o per gli altri — in base agli impatti ambientali e sociali che questi hanno nel mondo: l’etichetta è per loro uno strumento di conoscenza e lo usano per scegliere sentendo di fare la cosa giusta. Sono in grado di riciclare tutto, con dedizione e pazienza: la shopper riutilizzabile di cotone è un must. I loro consumi sono guidati al 53% dalla fiducia nel brand, al 41% da quanto l’azienda è effettivamente eco-friendly, al 38% per il packaging a basso impatto. Preferiscono prodotti biologici e pratiche quotidiane sostenibili come usare la bicicletta come mezzo di trasporto. L’energy crowdfunding è per loro un modo per dare alle proprie scelte un valore che sia tangibilmente testimoniabile al mondo intero: usano i propri capitali per consumare bene, e dunque anche per favorire la costruzione di un ambiente migliore. La loro scelta serve a garantire un futuro migliore alle nuove generazione, a gratificare sé stessi ed a portare l’ambiente al centro del dibattito sociale.
3) Fanatico del fintech. «Si tratta di una categoria molto particolare perché include sia uomini che donne, seppure i primi in maggioranza, con un’ampia fascia demografica che vai dai 18 ai 45 anni. La loro capacità di investimento nel crowdfunding va da 1,5 a 3 mila annui, ma è più alta se si guarda alle donne» commentano gli analisti di Ener2Crowd.com. Il «fanatico del fintech» è dotato di un buon titolo di studio, rappresenta la parte più dinamica del mondo dell’impresa e della consulenza, è un appassionato di strumenti tecnologici innovativi ed è sempre aggiornato sugli ultimi ritrovati e sugli ultimi servizi digitali. I loro occhi — indipendenti e camaleontici — guardano costantemente sia ad Occidente, verso gli States, che ad Oriente, verso la Cina.
Per loro la tecnologia è uno strumento che ha lo scopo di facilitare la vita quotidiana rendendo più semplice e veloce l’accesso ad un’ampia gamma di servizi: da quelli bancari a quelli professionali, passando per il leisure. Sono convinti che la tecnologia, se ben usata, possa impattare quotidianamente in maniera positiva sulla vita delle persone. E soprattutto credono nel valore dei contenuti Green e sono orientati verso un modello di sviluppo eco-sostenibile, consci di quanto poco tempo sia rimasto per porre un limite alla crescita delle emissioni. Prediligono gli acquisti online e fanno lunghe ricerche per selezionare i prodotti. Sono accaniti consumatori di serie e film su piattaforme di streaming come Netflix o Amazon Prime Video. L’energy crowdfunding rappresenta per loro uno strumento per produrre impatti positivi e duraturi sull’ambiente, oltre a rappresentare un beneficio economico importante nel presente.
4) Risparmiatore incallito. «In questa categoria si ritrovano tutte quelle parti della società che ancora credono nel valore del «mettere da parte» e conservare per evenienze future. In loro si cela un ottimismo di fondo per un domani che — anche se eventualmente caratterizzato da difficoltà — comunque arriverà e ci riserverà qualcosa di buono su cui impiegare i nostri capitali», commentano gli analisti di Ener2Crowd.com. Si tratta sia di uomini che di donne, di età prevalentemente compresa tra 45 e 65 anni, con un impiego stabile che permette loro di programmare anche i risparmi. La loro capacità di investimento in strumenti come l’energy crowdfunding è piuttosto alta e si attesta attorno ai 7 mila euro all’anno, potendo contare su dei ritorni nel breve e medio termine e dunque usare gli interessi maturati per altre spese di vita.
La loro vita nel mondo finanziario e bancario è un percorso ad ostacoli tra prodotti troppo complessi o troppo rischiosi e sono oramai coscienti che i conti bancari rappresentano un costo, mentre strumenti come i titoli di Stato hanno un valore puramente simbolico nei confronti della Nazione. Sanno ben informarsi su quelli che per loro rappresentano gli aspetti fondamentali di un investimento: tasso, durata e rischio. E preferiscono allocare i propri capitali in prodotti riconducibili all’economia reale. Nei consumi sono attenti alle offerte, ma i loro acquisti non sono mai sconsiderati e rispondono al giusto equilibrio tra buona qualità e prezzo.
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