Altro che Pirandello, boom economico e ricorrenze storiche, gli studenti italiani delineano le loro contro-tracce per la maturità 2018 e collocano nelle buste temi e argomenti propri dello spirito del loro tempo. Per l’analisi del testo vorrebbero brani tratti dai romanzi di Alessandro D’Avenia (35%) o Chiara Gamberale (21%); dedicherebbero un saggio breve in ambito socio-economico alle nuove professioni digitali (46%), – influencer, youtuber e social media manager – sostituirebbero il futurismo con la street art (37%); racconterebbero quanto la musica (47%) sia oggi un modo per stringere relazioni (44%), raccontare e diffondere messaggi sociali (39%) e riflettere sulle problematiche che riguardano la generazione Z (36%).
É quanto emerge da uno studio promosso dal Sanpellegrino Campus (https://www.sanpellegrino-corporate.it/it/sanpellegrino-campus), condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analisys) su circa 2.500 studenti alle prese con la maturità attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community dedicate per capire il loro stato d’animo e le loro preferenze in fatto di temi e argomenti.
Per un ragazzo su 3 (33%) è la prima grande prova in cui si deve dimostrare il proprio valore, per altri è solo “l’ultima rogna prima delle vacanze” (24%). Con quale atteggiamento si approcciano gli studenti agli esami? I sentimenti maggiori provati dagli studenti in questo periodo sono ansia (52%) e preoccupazione (44%). Appena il 18% si dichiara relativamente sereno, mentre solo il 16% si sente tranquillo.
Ben 6 ragazzi su 10 (62%) confessano di fare fatica a farsi un’idea di quelle che potrebbero essere le tracce scelte per la prima prova, altri ritengono di essere in sovraccarico nervoso (42%) o ammettono di incappare in vuoti di memoria quando si trovano a ripassare (36%). Da cosa dipendono tali stati emotivi? Sui vari forum e social network, gli studenti ammettono che la poca serenità personale dipende dalla testa già in vacanza (26%), mentre per quanto riguarda l’ansia delle tracce ben un ragazzo su 2 (49%) la rimanda al destino, e si augura di non averlo troppo beffardo (72%).
A trionfare sono gli scrittori giovani, contemporanei e autori di romanzi di grande successo. Il 35% dei ragazzi auspica di poter trovare in busta l’analisi di un brano tratto da “Ogni storia è una storia d’amore” di Alessandro D’Avenia. Al secondo posto tra gli scrittori più gettonati si piazza Chiara Gamberale (21%), di cui sperano di trovare un brano del romanzo “Quattro etti d’amore”. Chiude il podio Niccolò Ammaniti con il suo “Io non ho paura” (16%), e a seguire ci sono Margaret Mazzantini (15%) con “Non ti muovere” e Fabio Volo (13%) con “E’ una vita che ti aspetto”.
Anche in questo caso le speranze dei giovani risiedono in temi molto più vicini al loro sentire. L’ambito artistico-letterario è dominato da tutte le forme di street art (37%), ritenuta la forma espressiva privilegiata dalle generazioni di oggi. Per quanto riguarda l’ambito socio-economico, il classico “boom economico” è solo un lontano ricordo, dal momento che il 46% dei ragazzi si soffermerebbe volentieri a scrivere dei lavori del nuovo millennio, ovvero le professioni digitali come influencer, youtuber e social media manager. Sempre il web poi è l’argomento desiderato da un ragazzo su 2 (52%) per il saggio storico-politico, in particolare spiegando perché è diventato il luogo principale per informarsi e partecipare. Infine, per l’ambito tecnico-scientifico, niente più uomo sulla luna ma App per ogni uso e di ogni tipo: il 27% dei giovani vorrebbe raccontare infatti come hanno cambiato e facilitato la vita, dai viaggi al cibo agli incontri.
Quello più desiderato è l’insicurezza e la paura degli attentati, indicato dal 58% dei ragazzi. Alla base di questa scelta ci sono tutte le conseguenze sulla loro vita sociale, dal timore di fare un viaggio all’estero (33%) a quello di non potersi godere in maniera del tutto spensierata un concerto (32%) o momenti di svago con gli amici (28%).
Anche in questo caso l’impegno si sposa con lo stile di vita dei giovani di oggi. Così il 47% dei ragazzi monitorati vorrebbe anche carta bianca per raccontare quanto la musica – e i nuovi generi come il rap e l’hip hop (63%) – sia oggi un modo per socializzare (44%), raccontare e diffondere messaggi sociali (39%) e riflettere sulle problematiche che riguardano la generazione Z (36%)
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