Ambiente

Etico, il progetto per la raccolta di tappi di sughero usati

In 10 anni la onlus Tappodivino ha raccolto 152.000 euro, di cui 78.000 devoluti all’Hospice Via di Natale

CONEGLIANO – Un legame di oltre 10 anni quello tra Etico e la Onlus Tappodivino, una storia che intreccia vicende personali e valori quali la gratitudine, la solidarietà e la costruzione di un mondo migliore. Etico è, infatti, il progetto di Amorim Cork Italia che si occupa della raccolta di tappi in sughero usati in tutta Italia, per ridurre l’impatto ambientale, trasformarli in nuova materia prima e condividere i benefici di questa operazione con realtà che si occupano di progetti sociali. Tappodivino nasce dall’intuizione di Roberta Masat, presidente, da sempre lungimirante nella ricerca di buoni propositi, che ha concentrato in questa organizzazione di volontariato, che definisce “un’iniziativa senza scopo di lucro personale, basata unicamente su buona volontà, tempo libero ritagliato dai mille impegni e l’essenziale disponibilità di amici e conoscenti”.

Spendersi con generosità ed entusiasmo per sensibilizzare la cittadinanza e raccogliere fondi per chi soffre è una missione condivisa oggi in Tappodivino da ben 430 volontari, 20 referenti territoriali, senza contare i titolari e i dipendenti delle 1.500 attività che supportano la raccolta. In dieci anni di partecipazione al progetto Etico i numeri sono davvero da capogiro: 216.700 Kg di sughero riciclato, pari a circa 37.000.000 di tappi.

L’iniziativa prevede che, poi, Amorim Cork Italia dia un contributo alle realtà che partecipano a Etico, derivante in parte dalla vendita della granina dei tappi di sughero usati, in parte come contributo spontaneo dell’azienda, per ogni tonnellata raccolta. Così facendo Tappodivino ha potuto ricevere ben 152.000 euro, importo interamente devoluto in solidarietà: nessuna spesa viene sostenuta con quanto ricavato, se non la polizza volontari obbligatoria per il terzo settore e qualche centinaio di euro per la stampa dei volantini con cui divulgare l’iniziativa. Nel dettaglio, i volontari non ricevono nemmeno un euro di rimborso spese e ognuno si paga perfino il pranzo annuale, organizzato per potersi rivedere.

“Il lavoro che Tappodivino ha portato avanti in tutti questi anni ha un valore umano e morale inestimabile – afferma Carlos Veloso dos Santos, a.d. Amorim Cork Italia – Si tratta della realtà più attiva nel progetto Etico e siamo estremamente onorati di partecipare grazie a loro. Un settore fragile, quale quello oncologico, tutto deve agli sviluppi della scienza, ma molta differenza la fanno anche le persone, che in Tappodivino sono decisamente di grande cuore”.

Sono ben dieci, infatti, le realtà non-profit, operanti in ambito oncologico destinatarie del ricavato (settore scelto per esperienze personali di molti dei referenti Tappodivino), in primis l’Hospice Via di Natale che si occupa di erogare gratuitamente servizi di ricovero in hospice, cure palliative per i malati affetti da tumore in fase avanzata nonché terapia del dolore, terapie di supporto e ospitalità per le persone seguite dal Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano.

Solo a questa realtà, sino a oggi, sono stati devoluti ben 78.000 euro. La precisione dell’ammontare è garantita dal fatto che ogni zona ha un referente territoriale che pesa le rispettive raccolte dei box Etico, così da consentire di devolvere quanto destinato alle singole realtà in maniera insindacabile, moltiplicando i chili raccolti per i 70 cent che vengono riconosciuti per ogni chilo. I tappi vengono raccolti anche in ben 37 supermercati in Friuli, grazie un accordo che Tappodivino ha chiuso con coop Alleanza 3.0.

Afferma Roberta Masat, presidente di Tappodivino: “Le realtà destinatarie dei nostri proventi sono unite da un unico scopo: aiutare gli altri senza lucro o secondi fini. Per questo non abbiamo mai preteso di finalizzare i nostri fondi nel finanziare progetti o acquisti specifici, siamo semplicemente certi che quanto devoluto – ieri come oggi – possa concretamente diventare strumento prezioso di aiuto. È per noi gratificante sapere di supportare con l’incessante lavoro di tanti generosi volontari iniziative così rilevanti per il vissuto di chi soffre”.

Un esempio davvero rilevante di come da tanta sofferenza personale e dalla condivisione del dolore possa diventare capillare una semina del bene.

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