Esce venerdì 11 dicembre 2020 il nuovo singolo di Eugenia Martino, dal titolo “E allora“, title track del disco d’esordio in uscita prossimamente (prod. Mogol, L’Altra Metà SRL/Massimo Satta). Si tratta di un brano autobiografico, uno sfogo di chi, lontano da banchi di scuola e pregiudizi di genere, prende le distanze dalle convenzioni e regole, spesso autoimposte. Un nuovo capitolo per la cantautrice Eugenia Martino che si mette a nudo per permetterci di entrare nel suo mondo, di un fine e agro-dolce cantautorato al femminile.
L’artista ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“E allora” è il tuo nuovo singolo, come nasce?
E’ nato dalla presa di coscienza di quelli che sono stati dei blocchi emotivi riferiti alla mia infanzia che è stata un pò tormentata dai pregiudizi e ho trovato il modo di tirarla fuori in una canzone.
Quale messaggio vuoi lanciare con questo lavoro?
Il messaggio è che dobbiamo essere liberi di fare quello che ci piace, liberi di scegliere. La cosa bella è la contaminazione di tante persone diverse che coesistono senza doversi definire o spiegare.
Il brano anticipa il primo album di prossima uscita, ci puoi dare qualche anticipazione?
Sarà un disco di storie, non ci sono canzoni d’amore, c’è qualche riflesso dell’ amore forse ma è un disco che parla di tanti personaggi. Da una ragazzina che si ritrova in un cartello della droga, a un vecchietto milanese che in un incidente viene derubato della sua arte fino a una canzone che parla di malattia come fosse un viaggio da attraversare.
Quali sono le peculiarità del tuo cantautorato al femminile?
Mi piacciono le rime, i terzinati, il mio è un cantautorato vecchio stile, fotografico, spudorato.