ROMA – “Il globalismo ha sostanzialmente fallito. Essere dalla parte dell’economia reale non significa essere autarchici o contro l’internazionalizzazione delle PMI. Siamo pieni di imprese che esportano in tutto il mondo. L’italianità nel mondo è un valore riconosciuto da tutti. Non siamo per dare le nostre ricchezze in mano a burocrati strapagati che non rispondono a nessuno. In un mondo che va verso rapporti bilaterali, lo Stato deve ritrovare un ancoraggio nelle realtà dei territori”, ha dichiarato il Responsabile Economia della Lega, l’On. Alberto Bagnai, ieri all’evento della Lega ‘Tutto un altro mondo – tutta un’altra economia’.
“La crisi dovuta alle politiche di austerità imposte da Draghi con la lettera della BCE del 2011 e attuate da Monti, Letta, Renzi e Gentiloni ha avuto una durata maggiore rispetto a quella della seconda guerra mondiale. La Lega ha visto arrivare questo fallimento e si è opposta con tutte le sue forze”, ha aggiunto Bagnai. “Le politiche di austerità – spiega Bagnai – avevano come obiettivo quello di creare recessione per creare disoccupazione per abbattere i salari: unico meccanismo che consentiva di recuperare competitività rapidamente”.
