Extraliscio a Sanremo 2021: “Salendo su quel palco, abbiamo già vinto”

173
foto di Manuel Palmieri

MILANO – Gli Extraliscio si candidano a essere gli outsider della 71a edizione del Festival di Sanremo con “Bianca luce nera”. Il progetto fa capo a Mirco Mariani, Moreno ‘Il Biondo’ e Mauro Ferrara, con la collaborazione di Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti e la produzione di Elisabetta Sgarbi. Sicuramente la loro presenza all’Ariston sarà un modo per dare al liscio una sorta di ‘diritto di cittadinanza’, portandolo su una ribalta così importante. Ne è convinto Moreno ‘Il Biondo’: “Il liscio è una musica che si balla in tutta Italia – ha detto oggi in conferenza stampa – e durante le prove che abbiamo fatto in questi giorni è stato proprio come salire su un palcoscenico di liscio. Il nostro approccio al Festival sarà indubbiamente questo: per noi quel palco è una balera”.

Aggiunge Mirco Mariani: “Parafrasando i Blues Brothers, siamo in missione per conto del liscio. Io ho suonato per anni con Enrico Rava in molti festival jazz: il liscio è la musica più vicina al jazz, ma soprattutto il liscio è anti divismo. Dico grazie ad Amadeus che ha avuto l’illuminazione di credere in un progetto “fuori moda” come il nostro. Noi, salendo su quel palco, abbiamo già vinto. Siamo punk nostro malgrado perché facciamo musica da ballo in un momento in cui il ballo è vietato”.

A dirigere l’orchestra ci sarà il maestro Roberto Molinelli, che afferma: “Mi auguro che questa vetrina di Sanremo possa rilanciare il liscio e dargli un grandissimo spessore. Il contrappunto che c’è nel liscio è fatto di grande virtuosismo e, se ha suscitato l’interesse del direttore artistico del Festival, è perché è scritto bene”.

In “Bianca luce nera”, nata nel periodo del primo lockdown, c’è persino un tocco di canzone d’autore perché tra coloro che hanno firmato il brano figura anche Pacifico: “Sono felice di essere stato coinvolto in questa esperienza. Ho avuto modo di fare una tournée di un anno con Mirco Mariani – racconta – Questa è una canzone di un amore molto potente e conflittuale. I protagonisti si fanno del male tra loro e, d’altronde, a volte le cose sbagliate e dannose sono in qualche modo indispensabili.

È d’accordo con lui Elisabetta Sgarbi, per la quale “Bianca luce nera” è “una canzone sul desiderio, su quello che accade quando due persone si desiderano”. E cita, al riguardo, il primo film di Stanley Kubrick: “Paura e desiderio”.

Conclude Davide Toffolo, che ha pure riletto questo pezzo con 16 tavole di fumetti: “Penso che questa sarà una canzone che potrà incontrare veramente tante persone, soprattutto la parte femminile delle persone, perché la femminilità raccontata in questo brano è molto reale. La mia luce bianca e la mia luce nera sono due forme della stessa femminilità”.