Farmaci e farmacie, sostenere i più bisognosi

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farmaciOggi più che mai, la povertà sanitaria è un’emergenza con la quale siamo costretti a fare i conti e che coinvolge sempre più persone. In particolare sono aumentati i minorenni, con una percentuale del 3,2 per cento. La spesa per i farmaci nel nostro Paese è una di quelle difficoltà maggiori, seconda soltanto a quella per le visite mediche specialistiche.

Proprio per far fronte a questo disagio, il Banco Farmaceutico Onlus ha organizzato la diciottesima giornata di raccolta del farmaco per aiutare le famiglie bisognose. La campagna, ha coinvolto 104 province italiane e hanno aderito 4.176 farmacie con oltre 610 mila euro donati dai farmacisti e hanno beneficiato dei farmaci oltre 535 mila persone, assistite dagli Enti sociali convenzionati con Banco Famaceutico.

Un’iniziativa di tutela e assistenza importante, a cui si affianca quella delle donazioni dei farmaci ancora validi che, quotidianamente nelle nostre case, restano inutilizzati. Per questa raccolta appositi contenitori vengono posizionati in farmacia e il cittadino può donare i medicinali di cui non ha più bisogno, con le seguenti caratteristiche: ovvero 8 mesi di validità, essere conservati nella loro confezione originale integra.

Non sono ammessi farmaci che richiedono una conservazione a temperatura controllata, quelli ospedalieri, gli psicotropi e gli stupefacenti. Queste due iniziative promosse dal Banco Farmaceutico rappresentano una risorsa importante per contrastare la povertà sanitaria ed entrambe vedono al centro la farmacia, la cui mission è proprio quello di tutelare la salute del cittadino, con un ruolo sempre più attivo nel miglioramento della qualità di vita delle persone, in particolare quella dei fragili.

La farmacia, dunque, conferma ancora una volta, di essere un punto di riferimento essenziale per tutto il territorio e la stessa figura del farmacista (sempre più attualizzata ai bisogni e alle esigenze del San) partecipa in maniera attiva alla cura del paziente. Una figura importante, dunque, punto d’ascolto per chi entra in farmacia, ma anche d’assistenza e tutela degli assistiti.

Il farmacista è sempre più presente nella vita del paziente e interagisce con esso per sostenerlo nel suo percorso di cura, così da potersi intrecciare in modo funzionale ed efficace con la vita di chi ha più bisogno. Queste iniziative mettono in evidenza l’esigenza di tutelare al massimo la salute dei cittadini attraverso attività che si occupino di loro e della loro salute.

Una corretta organizzazione e una giusta attribuzione dei compiti, poi, consentirebbe di trasformare le farmacie in vere o proprie strutture sanitarie e ai farmacisti d’abbracciare il cambiamento in atto, al fine di migliorare la qualità delle cure e ampliare l’offerta dei servizi.