La professoressa appare preoccupata per alcuni comportamenti individuali che rischiano di far risalire la curva dei contagi anche in Puglia: “Siamo in agosto – dice – e ci aspettano le 2-3 settimane più critiche di questo incredibile 2020 dopo i durissimi mesi di marzo e aprile. Fiumi di macchine verso le mete turistiche. Le solite della nostra regione. Le persone hanno però rimosso o dimenticato che per poter godere di qualche giorno di riposo e di mare devono stare attente e adottare adeguati comportamenti per evitare nuovi focolai di infezione”.
Invece “si fanno feste, anche con gente sconosciuta, si va in discoteca. E anche se all’aperto, ma a 20 cm di distanza, il rischio è altissimo. Ci si riversa in spiagge cercando di piazzare l’ombrellone il più vicino possibile al mare, incuranti che già ci sono altre persone a mezzo metro”. Per Chironna “comportamenti assolutamente deplorevoli”. Chironna ricorda che “il virus circola anche d’estate, nel caso non fosse chiaro abbastanza”.
“Magari – aggiunge – la mascherina ce la portiamo dietro ma l’abbassiamo per l’occasione. Igiene delle mani e disinfettanti, un ricordo passato. Flaconi presenti all’ingresso di lidi e sui banconi ma il livello è sempre lo stesso. Ma siamo impazziti?”. E conclude: “Io ho ancora ben stampate nella mente le scene di marzo e aprile, il deserto delle strade e le sirene notturne”.
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